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appello

Wanda Półtawska, quel no ai vaccini da feti abortiti

La dottoressa, amica di Papa Wojtyła, scomparsa nei giorni scorsi, aveva chiesto insieme a cento donne di rivedere le posizioni espresse dalla Chiesa sul tema Covid.

Dottrina sociale 28_10_2023

Alla morte, avvenuta nei giorni scorsi, di Wanda Półtawska, la Bussola ne ha pubblicato un profondo ritratto, ricordando la sua vita travagliata e coraggiosa e la sua profonda sintonia di vedute con Giovanni Paolo II, sia prima che dopo la sua nomina al pontificato. In particolare, è stato segnalato il suo profondo amore per la vita umana e la sua grande avversione all’aborto, alle leggi che lo permettono e alle politiche che lo incentivano.

Vale la pena completare il quadro ricordando che la Półtawska, a cento anni di età, ha firmato nel marzo 2021 un Appello di 100 donne cattoliche [nessuna italiana] contro l’uso dei vaccini nati dall’utilizzo, in qualsiasi forma esso sia stato realizzato, di feti abortiti: “Non vogliamo essere complici del moderno massacro dei Santi Innocenti e rifiutiamo di accettare qualsiasi vaccino fatto adoperando cellule provenienti da esseri umani abortiti”.

L’Appello, come ricordava Edward Pentin in un suo articolo di presentazione, lamentava la mancanza di protesta contro questo commercio del corpo dei bambini, si rivolgeva a Papa Francesco e ai vescovi di tutto il mondo chiedendo loro di rivedere le posizioni espresse dalla Chiesa sul tema Covid il cui indice di sopravvivenza era superiore al 98 per cento. L’Appello era stato reso noto nella Giornata internazionale della donna, l’8 marzo di quell’anno, e le firmatarie sostenevano di averlo firmato proprio in quanto donne, con un “grido femminile” che viene del “profondo dei nostri cuori materni“. L’Appello si concludeva con le parole: “Non saremo complici. È il momento di alzarsi!”.

Si era trattato di una presa di posizione coraggiosa. Papa Francesco aveva approvato la prassi vaccinale in atto, sostenendo che vaccinarsi era un “atto d’amore” e quindi collocandola tra i doveri etici e religiosi. In una sua Nota del 21 dicembre 2020, la Congregazione per la Dottrina della fede dava il via libera all’uso del vaccino sostenendo che l’uso dei feti abortiti era da considerarsi un fatto “remoto” rispetto all’azione attuale, pur auspicando la creazione di vaccini eticamente accettabili.

Di Wanda Półtawska era doveroso ricordare anche questo suo atto fortemente significativo.