Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Luigi Maria Grignion di Montfort a cura di Ermes Dovico

Suicidio assistito


Cattolici ed eutanasia, uno strano incontro
VERSO IL SUICIDIO ASSISTITO

Cattolici ed eutanasia, uno strano incontro

L'11 settembre si riuniranno a Roma molte associazioni cattoliche, insieme al presidente della CEI, per decidere cosa fare contro la legalizzazione del suicidio assistito. Strano davvero: molte di queste associazioni sostengono con forza l'attuale maggioranza di governo. Si lavora perché al governo vadano forze pro-eutanasia e poi ci si riunisce per stabilire cosa fare per impedire che venga approvata una legge sull’eutanasia.


Suicidio assistito, Comitato di Bioetica non ha detto "sì"
L’ANALISI

Suicidio assistito, Comitato di Bioetica non ha detto "sì"

Dopo il parere approvato il 18 luglio, alcuni media hanno diffuso la notizia che il CNB fosse a favore del suicidio assistito, ma non è così, come l’organo ha chiarito in una nota. Anzi, è proprio spaccato a metà. Come si sono espressi i cattolici nei temi oggetto del parere? Sostanzialmente in modo positivo e uniti, ma con qualche ombra: come quando si accetta che nelle leggi lo Stato privilegi il fatto che siano condivise piuttosto che siano giuste. E poi la “scelta consapevole” del paziente non giustifica sul piano morale la rinuncia a cure proporzionate e salvavita, che dovrebbero essere fornite comunque, anche contro la sua volontà, in ragione del suo bene.


Il caso Noa ci dice che abbiamo tollerato troppo
SUICIDIO ASSISTITO

Il caso Noa ci dice che abbiamo tollerato troppo

Se ci sforziamo di non nascondere la realtà, la morte di Noa è l’ulteriore tassello che prefigura questo torbido futuro: il male democraticamente celebrato, contemplato per legge, pianificato, come si pianifica la soddisfazione di un diritto.
- LA SOFFERENZA CHIEDE UN SENSO, di Roberto Marchesini


Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro
EUTANASIA

Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro

In Belgio molti neonatologi chiedono di poter praticare attivamente l’eutanasia (con l’iniezione letale) sui neonati. In Olanda la si può chiedere anche per i normali acciacchi dovuti all’età e in Australia si pensa già a limitare l’obiezione di coscienza. E poi c’è il Regno Unito dei piccoli Alfie, Charlie e Isaiah, a ricordare che la mentalità eutanasica si sta diffondendo rapidamente, con tutto il suo carico di morte e disperazione.


Fine vita, la "sfida" alla Consulta stimolo per i pro life
DOPO LA SENTENZA FABO

Fine vita, la "sfida" alla Consulta stimolo per i pro life

La sentenza della Consulta sul caso Cappato può dare l’impressione di chiudere definitivamente i pro-life in un vicolo cieco. Ma apre anche un nuovo e più chiaro orizzonte di impegno contro l’eutanasia. Si sfidi in Parlamento la Corte nel rivedere la legge sulle DAT restringendo, e non allargando le possibilità eutanasiche. Bisogna mettere le basi per un grande movimento nazionale di modifica costituzionale per blindare il diritto secondo giustizia e arrestare il piano inclinato. Appunti per i politici pro life. 
-RILANCIARE LA DOTTRINA SOCIALE. IL CORSO DELLA BUSSOLA


«Mi offrono "morte assistita" ma non l'assistenza a vivere»
SE L'EUTANASIA È LEGALE

«Mi offrono "morte assistita" ma non l'assistenza a vivere»

Foley, canadese affetto da patologia neurodegenerativa, ha denunciato il sistema sanitario che gli ha offerto come soluzione l’eutanasia: quando Foley ha rifiutato le cose si sono complicate, dimostrando che se la morte diventa diritto chi soffre si trova non solo a dover combattere la malattia ma anche un sistema che non riconosce più il valore assoluto di ogni vita.


Eutanasia di Stato: così il suicidio diventa un virus
IL CASO OREGON

Eutanasia di Stato: così il suicidio diventa un virus

Numeri, costi, amplificazione di una cultura della morte e della finta compassione che elimina anche i depressi, senza controlli né regole. Così un'infermiera, la cui figlia si uccise usando un manuale pro eutanasia, spiega cosa accade in Oregon a vent'anni dalla legalizzazione dell'eutanasia, dove il il tasso di suicidi è del 40% superiore alla media nazionale. 


"Se il suicidio assistito fosse legale sarei già morto"
LA STORIA

"Se il suicidio assistito fosse legale sarei già morto"

Coetaneo di Brittany Maynard, la donna usata come sponsor della legalizzazione del "suicidio assistito", colpito dalla stessa malattia nello stesso anno, non solo ha scelto un'altra strada ma sostiene che la sola via umana è la lotta per la vita. "Questa legge non dà libertà di scelta ma fa sentire obbligati a uccidersi".