Non è giornalismo: su Giulia si scatena il totalitarismo mediatico
L’informazione ancora una volta ha perso la misura della verità delle cose, l’equilibrio nella narrazione dei fatti e si è piegata al voyeurismo macabro e all’assolutizzazione del male. Sul caso Giulia siamo di fronte ad un totalitarismo mediatico a sfondo apocalittico, che obnubila le coscienze e tramortisce.
- Leggere Dostoevskij per capire (e guardare alla Croce) di Nicola Scopelliti
Giovani, accettate di poter fallire. E riscoprite la speranza
Oggi molti problemi dei giovani nascono dalla fragilità delle famiglie e dall’assenza di paletti morali. I genitori devono insegnare ai figli che la vita reale è fatta di gioie e dolori, educandoli alla speranza e, perciò, a uno sguardo alla vita eterna.
Giulia Cecchettin, l’educazione che serve: riscoprire la famiglia e Dio
Dopo l’omicidio di Giulia, molti invocano una nuova “educazione” di Stato nelle scuole. La classica toppa peggiore del buco. In realtà, a dispetto degli attacchi del mainstream, bisogna ripartire dalla famiglia e dai padri. E dal riferimento al Padre celeste.
Filippo e Giulia, il frutto del delitto: caccia al maschio e rieducazione
Di fronte al nuovo delitto che ha come vittima una donna, l'opinione pubblica inizia a dare la caccia al maschio. Una martellante campagna, che stavolta coinvolge anche il governo, colpevolizza il genere maschile, nel suo insieme. E chiede più (ri)educazione nelle scuole.