Amici miei, una trilogia che ha per tema la morte
Nata da un’idea di Pietro Germi, poi sviluppata da Mario Monicelli (per i primi due film) e Nanni Loy (il terzo), la trilogia Amici miei è un classico della commedia all'italiana. Tanti scherzi e risate, ma c’è un fondo di malinconia. Perché il filo conduttore dei tre film non è l’amicizia né la leggerezza, bensì la morte.
The Kelly gang, il film sul Robin Hood australiano
Doppiato in italiano The Kelly gang, film che parla male dell’impero britannico raccontando la storia di Ned Kelly, vissuto nel XIX secolo e che per gli australiani è un incrocio tra Jesse James e Robin Hood. È il secondo film sullo stesso tema (già nel 2003 era uscito Ned Kelly). E questo sembra più aderente alla realtà
Lumet, un rivoluzionario contro la legge naturale
Sidney Lumet si è impegnato efficacemente per distruggere nelle menti degli uomini la legge naturale. Dal suo debutto con La parola ai giurati alle varie trasgressioni contro i dieci comandamenti (soprattutto il sesto) di Uno sguardo dal ponte, da Quel pomeriggio di un giorno da cani a Quinto potere, i film del regista statunitense sono stati dedicati alla diffusione della Rivoluzione.
Songbird, in scena lo stato di polizia da Covid
Prossimo futuro, Los Angeles: a furia di mutare il Covid è arrivato al numero 23. Il protagonista è un rider Immune, con braccialetto elettronico. Posti di blocco ovunque, tutti sono collegati con una App e gli infetti portati a forza in un campo-Q. Ecco Songbird, film distopico di Adam Mason con un ottimo cast.
Il successo di Unplanned, il film che smaschera l’aborto
Tutto esaurito per l’anteprima italiana di Unplanned, proiettato l’8 luglio a Roma nella sua versione censurata e pure con il divieto ai minori di 14 anni (ma è pronto il ricorso). Tre i messaggi fondamentali del film sulla storia vera di Abby Johnson: le menzogne degli abortisti, il connubio tra aborto e potere, la misericordia sperimentata dall’ex manager di Planned Parenthood.
Il film sulle fate con Mel Gibson nel finale
La Icon, casa di produzione di Mel Gibson, è una garanzia. Trasmesso dal canale Cielo nel dicembre scorso, il film “Favole” narra un fatto vero: nel 1917, nello Yorkshire, due ragazzine dissero di avere visto le fate. Gli esperti si divisero mostrando quanto lo spiritismo contendeva alla teosofia le menti e i cuori dei positivisti. Nel finale appare Gibson, che però invano troverete nei titoli.
Storie vere: l'orfanotrofio salvato da una fede rocciosa
"Blue Miracle. A pesca per un sogno", narra la vicenda di Omar che, pur cresciuto in strada, ha misteriosamente sviluppato una forte fede in Dio. Con la moglie apre un orfanotrofio che rischia di chiudere per problemi economici. Si iscrive quindi ad una gara di pesca per recuperare denaro. Di fronte alla tentazione di barare decide di affidarsi alla Provvidenza che lo premierà miracolosamente.
Perché Rai3 trasmette solo una parte di "Maria Teresa"?
La tv pubblica non ha mandato in onda la prima parte del film storico ma solo la seconda. Vedendola si capisce perché: nello sceneggiato i buoni perseguitati per la loro larghezza di vedute e modernità sono i massoni e la loro (ingiusta) persecutrice è la Chiesa.
Due film (in lockdown) per sorridere e pensare
Con le sale tristemente serrate per decreto sono le piattaforme internet, visibili pure sugli schermi tv, a offrirci i film più recenti. Abbiamo così gustato due commedie del 2020, È per il tuo bene di Rolando Ravello e Cambio tutto! di Guido Chiesa, leggere e divertenti, ma anche interessanti per capire come si sono trasformate le nostre relazioni familiari e come ci dibattiamo per cercare il meglio per noi stessi. Nella confusione del mondo d’oggi c’è ancora spazio per un anelito al bene e per cercare la felicità.
Seberg e la ricetta del razzismo
Hollywood non finisce di denunciare il razzismo americano (sia vero che presunto), la ricetta più sicura per vincere l’Oscar. L’ultima uscita sul tema è Seberg, pellicola che ripercorre la parabola sfortunata di Jean Seberg. L’attrice si infatuò delle Black Panthers che, diversamente da Martin Luther King, predicavano violenza. E, tempo dopo le sue disavventure con l'Fbi, morì suicida
Il film su Tolkien? C’è una grande assenza: la sua fede
La pellicola sull’autore del Signore degli Anelli ha attori di prima scelta ma presenta la pecca di sorvolare sulla fede cattolica di Tolkien, per lui fondamentale sia nella vita quotidiana che per l’ispirazione delle sue opere. Il film descrive poi solo il Tolkien giovane (il resto è lasciato ai titoli di coda) e lo presenta come un tormentato, mentre in realtà non lo fu affatto.
Così droghiamo il cinema italiano. Ridateci Zalone
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 2 ottobre l’aumento delle quote di tempo che le televisioni devono riservare obbligatoriamente ai film italiani. Anche le private. Una misura nazionalista ridicola vista la qualità delle produzioni.