Sull'immigrazione Conte vende fumo
Il premier Conte parla di accordo Ue per la ridistribuzione dei clandestini, ma per ora è un sogno irrealizzabile. In compenso apertura dei porti e meccanismi di ridistribuzione faranno solo il gioco dei trafficanti di esseri umani e delle coop nostrane che su questo traffico ci guadagnano lautamente. Come le cifre dimostrano.
Ora c'è chi vuole far pagare all'Italia la crisi dell'Europa
Si sta cercando di far pagare rallentamento dell'economia della Germania, e non solo, all'Italia con il pretesto della crisi di governo. Togliendo tra l'altro il commissario italiano dal nuovo governo della Ue: ma la Spagna sta peggio di noi, con un governo in crisi da nove mesi e altri paesi devono andare al voto in autunno. Il premier Conte dovrebbe puntare i piedi in Europa.
Ritiro dall'Afghanistan, per guadagnare consensi
L'annuncio che l'Italia ritirerà le truppe dall'Afghanistan entro un anno è diventato l'ennesimo caso politico, perché la mossa del ministero della Difesa ha colto di sorpresa il resto del governo. Ma decisioni del genere servono solo a cercare consensi elettorali.
Neanche gli elettori 5stelle vogliono i "porti aperti"
Un sondaggio commissionato dal Corriere della Sera dimostra come gli italiani non abbiano gradito l'iniziativa del presidente del Consiglio Conte. Neanche i grillini che, sul tema immigrazione, sono in grande sintonia con l'elettorato leghista.
Appalti pubblici diretti, porta aperta alla corruzione
L'innalazamento della soglia fino a 150mila euro per gli affidamenti diretti, contenuto in manovra, è in palese contraddizione con le norme anticorruzione dello stesso governo. Si molitplicheranno i rischi di infiltrazione criminale nell'amministrazione pubblica.
Con la Manovra, il cappio si stringe attorno al governo
Prima Mattarella, poi Draghi dalla Bce, mentre dalla Commissione Ue arriva la bocciatura della manovra: tutti contro il governo Conte e la sua politica economica. Lo stanno avvertendo che così facendo diventa una minaccia all'eurozona. Ma è possibile che Salvini e Di Maio stessi mirino alla crisi per andare al voto anticipato.
Tragedia di Genova: la politica dà la risposta sbagliata
La linea è stata dettata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Avvieremo la procedura per la revoca della concessione ad Autostrade”. Il governo punta a una nazionalizzazione. Ma sarebbe la panacea di tutti i mali? Assolutamente no. Nessuno, infatti, può dimostrare che le strade pubbliche siano più sicure o sottoposte a una miglior manutenzione. E dall'anno della privatizzazione, la sicurezza è generalmente migliorata. Cercare un responsabile del crollo del ponte Morandi di Genova è doveroso, dar la colpa alle privatizzazioni e nazionalizzare non è la soluzione.
-SCIACALLAGGIO E SILENZI di Andrea Zambrano
Fine del governo: Conte se ne va. Il voto si avvicina
Il professor Giuseppe Conte ha rimesso il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica. A far naufragare il suo tentativo il veto del Quirinale sul nome di Paolo Savona, proposto con forza da Lega e Cinque Stelle per il ruolo di Ministro dell’Economia. Ora si può formare un "governo del presidente", ma è scontro aperto.
Il governo non è nato, è già sotto assedio
C'è una straordinaria concentrazione di poteri protesi verso il boicottaggio del nascente esecutivo italiano. Basta leggere i commenti della grande stampa nazionale e internazionale.
Ecco a voi il governo Conte. Ma a Mattarella non piace
Giuseppe Conte è il giurista indicato da Lega e M5S quale premier del nascente governo. Mattarella, tutt'altro che entusiasta, si è preso ufficialmente 48 ore per decidere. Ad insospettire il presidente è la procedura irrituale della nomina: prima è stato elaborato un programma vincolante poi è stato scelto il premier, suo esecutore