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SINISTRA INCENDIARIA

Se le violenze sono solo quelle “di destra”

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Anarchici e picchiatori di sinistra presenti a Firenze, dove manifesta il trio Landini-Conte-Schlein. Devastazioni a Torino causate dagli anarco-insurrezionalisti. A Milano le immagini di Meloni e Valditara a testa in giù. Violenze inaccettabili, alimentate da media e leader di sinistra, che urlano solo contro il fantasma del “fascismo”. Un film già visto.

Editoriali 06_03_2023

Una sceneggiata indegna, il trio della nuova sinistra radicalpopulista appalesatosi ieri a Firenze: il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il capo dei Cinquestelle, Giuseppe Conte, e la vincitrice delle primarie del Pd, Elly Schlein, hanno manifestato contro il fantasma del fascismo. Un fantasma che loro stessi, in particolare l’intera classe dirigente del Pd e la Cgil, hanno creato. Vedi la truce campagna elettorale della scorsa estate, di cui più volte la Bussola ha rimarcato i toni eccessivamente violenti e insensati.

Una campagna elettorale in cui il cosiddetto “pericolo fascista”, il prossimo stravolgimento della Costituzione da parte delle “destre”, il pericolo di una nuova Marcia su Roma, la necessità di un nuovo Cln per evitare il pericolo antidemocratico e autoritario alle porte, sono stati solo alcuni dei tanti allarmi infondati e tuttavia urlati nelle piazze italiane, nonché rilanciati da stampa e televisioni internazionali. Di «desolante futuro italiano» scriveva il bollettino quotidiano della sinistra americana, quel New York Times che nei giorni scorsi ha eccitato taluni ambienti della sinistra liberal italiana per il suo editoriale a favore di Elly Schlein.

Dunque, gli spettri che si aggirano oggi sono stati già evocati l’estate scorsa ed è certa l’individuazione degli stregoni che hanno riacceso i fuochi e l’inebriante violenza scaturita nelle ultime settimane. La “triade rossa”, in piazza a Firenze, con qualche decina di migliaia di manifestanti, si è prodigata in fotografie, selfie, tweet e dichiarazioni soprattutto sui pericolosi fascisti picchiatori che imperverserebbero in ogni angolo di ogni paesello e cittadina italiana e, soprattutto, sull’auspicabile nuova coalizione di una sinistra radicalpopulista.

Sugli avvenimenti di Firenze, il pestaggio squadrista e le accuse incredibili ricadute sul ministro Giuseppe Valditara, con tanto di beatificazione laica della preside Annalisa Savino, così come sullo spauracchio del fascismo nel nostro paese, la Bussola ha già scritto. Qui si vuole sottolineare la presenza molto significativa a Firenze di anarchici e picchiatori di sinistra, anche legati ai centri sociali, che hanno promesso apertamente atti di violenza, per protestare contro il carcere duro di Alfredo Cospito, resistenza con ogni mezzo contro il “fascismo”, imbracciando le bandiere anarchiche e quelle titine, orgogliosamente mostrate dai comunisti jugoslavi quando infoibavano gli italiani non comunisti.

Ebbene, a queste migliaia di aderenti alla lotta armata anti-Stato, pochissimi quotidiani hanno dedicato un rimprovero e nessun politico di sinistra, tantomeno uno del “trio rosso” presente in piazza, ha rivolto un cenno di rimprovero. C’è una violenza giustificabile, quella che da sempre è ritenuta tale dall’informazione (anche all’interno della Rai), cultura e politica di sinistra, dagli anni ‘70 e ‘80: è giustificabile la violenza dei compagni che sbagliano per eccesso, non per i gesti di violenza in sé. Tutto già visto, insomma. Moltissimi ricordiamo quel clima. E molti editoriali di allora assomigliano a ciò che in questi mesi stanno scrivendo editorialisti di giornali come La Stampa e Repubblica; e sull’asserita lotta antifascista “attuale” speculano anche in tanti nella televisione di Stato, ovviamente pagati dai contribuenti.

Lo stesso giorno di sabato, oltre alla manifestazione di Firenze, contro il fascismo e per la Costituzione, c’è stata una grande manifestazione di anarco-insurrezionalisti a Torino. L’esito lo abbiamo visto ieri nelle immagini dei telegiornali e nelle fotografie riportate da tutti i siti di informazione del Paese: avete notato dichiarazioni da un qualunque uomo o donna di sinistra contro lo scempio e le violenze compiute da questi personaggi? Certo, non le potevano fare i grillini, che dai No Tav hanno ricevuto molto in passato. Avete ascoltato la stessa foga da editorialisti e politici di sinistra nel denunciare il violento striscione e i cartelli contro il merito scolastico e le immagini a testa capovolta del primo ministro Giorgia Meloni e del ministro Valditara affissi al liceo classico Carducci di Milano, nei pressi di Piazzale Loreto? Cos’è stata quella di domenica, una minaccia da parte di ragazzi che sbagliano e cattivi maestri comunisti e antifascisti o una promessa?

Il fuoco acceso, con le violenze verbali dell’estate scorsa, sta attecchendo. Ed è la sinistra e soprattutto questa nuova sinistra radicalpopulista, che deve proclamare parole forti e inequivoche contro una violenza reale e crescente di gruppi legati all’estremismo rosso, troppo spesso vezzeggiati e accarezzati come compagni antifascisti.

Lascia esterrefatti quel mormorio sussurrato che stampa, televisioni nazionali e politica (soprattutto di sinistra) ha levato dopo ciò che è accaduto a Bologna, un fatto ben più grave e inquietante di ciò che era avvenuto a Firenze e che si è celebrato in piazza sabato scorso. A Bologna, per l’agguato antifascista organizzato e compiuto con una violenza folle da giovani compagni comunisti nei confronti di giovani universitari di destra il 19 maggio 2022, nei giorni scorsi la Procura felsinea ha notificato gli atti di conclusione delle indagini a otto giovani dell’estrema sinistra bolognese. E un video ha consentito di ricostruire tutto. Il trio fiorentino e i loro sodali stanno pericolosamente gettando benzina sul fuoco della violenza e lo fanno consapevolmente, nascondendo l’incapacità di proposte con caos e urla. Tutto già visto, e per questo ancora più grave.