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Induismo

Nell’Orissa attacco di estremisti indù a 12 famiglie cristiane

Non sopportandone la presenza nel villaggio, gli induisti hanno distrutto completamente le abitazioni dei cristiani costringendoli a trovare scampo e rifugio nella vicina foresta

 

L’8 giugno le otto famiglie cristiane del villaggio di Sikapai, nel distretto di Rayagada dello stato indiano dell’Orissa, sono state attaccate da un gruppo di fondamentalisti indù che sembra siano arrivati da un centro vicino. Gli aggressori hanno distrutto le abitazioni dei cristiani e li hanno costretti a lasciare il villaggio. Poche ore prima avevano infastidito e umiliato le donne che erano andate a rifornirsi a un pozzo situato a un chilometro dal villaggio e non le avevano lasciate attingere l’acqua. Tutto questo è successo sotto gli occhi delle altre 32 famiglie del villaggio che hanno assistito inserti alla devastazione. Senza più casa, ha spiegato il Pastore della comunità Upajukta Singh, le famiglie hanno cercato rifugio nella foresta: “ammiro la fede forte in Gesù di queste persone – ha commentato – nonostante un’agonia di dolore e paura, continuano ormai da 14 anni a praticare la propria fede”. È stata presentata una denuncia alla polizia, ma in India le forze dell’ordine spesso sono restie a prendere iniziative contro gli induisti. “L’India laica ha una costituzione che dovrebbe garantire la libertà religiosa – ha commentato Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians – ma sappiamo già che la denuncia presentata alla stazione di polizia diKalyansingpur non porterà giustizia alle vittime e non scoraggerà ulteriori attacchi e minacce”. Padre Purushottam Nayak, della diocesi di Cuttack-Bhubaneswar, ha spiegato ad AsiaNews: “il distretto di Rayagada si trova in una regione montuosa ricca di risorse naturali, ma anche afflitta dalla povertà causata dalla mancanza di sviluppo. Gli estremisti motivati da propri interessi attaccano la minuscola comunità tribale cristiana negando la libertà religiosa e i diritti umani più elementari a queste popolazioni in Orissa, ma anche nei vicini Stati del Chattisgarh e del Jharkhand. Nemmeno la pandemia li ha fermati”. AsiaNews riporta le parole di Nori Konjaka, uno dei cristiani vittime degli integralisti: “possono distruggere le nostre case – indù – ma non la nostra fede in Gesù”.