La salda fede dei cattolici vietnamiti
Anche nelle isole remote del paese piccole comunità cattoliche hanno resistito alla persecuzione del regime comunista, all’isolamento e alla mancanza di cure pastorali
Hon Tre e Hon Giang sono due isole del Vietnam meridionale distanti sette chilometri una dall’altra e 28 dalla terra ferma. Fanno parte della parrocchia di Ha Tien e della diocesi di Long Xuyen. Negli anni 60 del XX secolo si formò su Hong Tre la prima comunità cattolica quando alcune famiglie vi si trasferirono. Furono costruiti una chiesa, una scuola e un ambulatorio. Ma per molti anni le due isole non hanno avuto un sacerdote stabile. “In passato, il sacerdote veniva solo una volta al mese per celebrare la messa. Durante la stagione dei venti, dovevamo aspettare un mese e mezzo – ha raccontato all’agenzia di stampa Fides una anziana parrocchiana, Anna Nguyen Thi Hong – Noi donne anziane potevamo solo abbracciare la statua della Vergine Maria e pregare affinché il sacerdote arrivasse sano e salvo. La vita dei pescatori era già precaria e, senza preghiere e messe, ci sembrava ancora più precaria di una barca in mezzo al mare nella notte”. Oggi sono sotto la cura pastorale di un sacerdote, Vincent Nguyen Minh Phung. A Hon Tre la messa si celebra tutti i giorni e per garantire a tutti i fedeli le pratiche di fede, padre Phung quattro giorni alla settimana va in barca a celebrare la messa a Hon Giang. “Per noi – commenta un’altra parrocchiana, Nguyen Thi Suong – la chiesa qui non è solo un luogo di preghiera, ma anche un faro che sostiene le anime delle persone dell’isola e ci aiuta a vivere con compassione, a studiare di più e a mantenere la fede nelle difficoltà della vita, come ci insegnano il nostro sacerdote e il vescovo della diocesi”. Anche sull’isola di Ly Son, nel Vietnam centrale, essere cristiani non è stato sempre facile. La fede cattolica vi è stata portata nel 1959 da un medico tradizionale, Duong Minh Giang. Arrivato sull’isola per motivi di lavoro, aveva chiesto al suo padrone di casa di allestire un altare dedicato a Gesù. Colpita dalla sua fede, tutta la famiglia del proprietario dell’abitazione si è convertita al cattolicesimo. In seguito è stato istituito sull’isola un centro missionario e nel 1966 è arrivato il primo sacerdote stabile, padre Peter Nguyen Hoang Diep. Dopo la fine della guerra, nel 1975, sono iniziati i problemi. Il regime comunista ha requisito tutte le strutture religiose, la cappella, le case parrocchiali. Dapprima sono state usate come scuola, base militare, magazzini alimentari, ma poi sono state abbandonate. In quel periodo, durato 14 anni, i fedeli sono stati senza un sacerdote, privi di celebrazioni eucaristiche e sacramenti. Finalmente nel 1993, dopo anni di pressioni presso le autorità a tutti i livelli, la chiesa è stata restituita ai fedeli e nel 1995 è stata istituita la parrocchia di cui è diventato parroco padre Michael Truong Van Hanh. Attualmente i parrocchiani sono 521.

