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UE

La Polonia teme una dittatura franco-tedesca in Europa

Francia e Germania sempre più vicine per "un'unione sempre più stretta" in Europa. A scapito delle nazioni più piccole e desiderose di indipendenza. In Polonia, l'elezione di Nawrocki è una risposta a questa tendenza.

Esteri 19_06_2025
Il presidente euroscettico Nawrocki (La Presse)

Il cancelliere Friedrich Merz e il presidente francese Emmanuel Macron stanno cercando un nuovo inizio nelle loro relazioni; un "reset" è in discussione a Berlino e Parigi. I governi vogliono elaborare iniziative concrete entro la fine dell'estate e le consultazioni tra i rispettivi ministri sono già iniziate. «Uno stretto coordinamento franco-tedesco» dovrebbe contribuire a un'"Europa più sovrana", hanno scritto Merz e Macron in un articolo congiunto a maggio.

Il giornale tedesco Handelsblatt ha svelato l'agenda interna del "reset" franco-tedesco. Il principio guida del documento governativo di quattro pagine è ridurre la dipendenza dalle potenze straniere e questo vale prima di tutto per l'America di Donald Trump. Il documento sottolinea che l'Europa deve prepararsi a un «ritiro degli Stati Uniti dalla sicurezza europea». Pertanto è necessario saper agire in modo autonomo.

Ma la vittoria dell'euroscettico Karol Nawrocki alle elezioni presidenziali polacche rappresenta una battuta d'arresto per gli sforzi del cancelliere Friedrich Merz volti a creare un “Europa più sovrana”, staccata dagli Stati Uniti, governata dall’asse Berino-Parigi con la sovranità dei singoli stati ridotta o cancellata.

La discussione su questo tema è ripresa dall'inizio della presidenza di Donald Trump e a causa della crescente tensione nell'Indo-Pacifico. Secondo il documento citato da Handelsblatt, l'Unione Europea dovrebbe impegnarsi per una maggiore indipendenza in diversi ambiti: lo sviluppo dell'industria bellica, l'intelligenza artificiale e una politica di sicurezza. Tutto ciò dovrebbe essere coordinato nel quadro di una stretta cooperazione tra Germania e Francia, che sarebbe il motore del nuovo equilibrio di potere. I ministeri di entrambi i Paesi annunceranno quest'anno iniziative congiunte sotto forma di fusioni di aziende che potrebbero competere con Stati Uniti e Cina.

Anche il testo sottolinea il ruolo della Polonia e, in particolare, del Presidente eletto Karol Nawrocki, che potrebbe diventare il principale oppositore di tali cambiamenti in Europa. La sua vittoria alle elezioni è vista come una sorta di sconfitta dei piani di Friedrich Merz, che ha visitato Parigi e Varsavia a maggio, delineando la visione di un nuovo formato di cooperazione.

Vale la pena ricordare che con l'insediamento del nuovo governo a Berlino è stato annunciato un miglioramento delle relazioni con la Polonia. I media tedeschi hanno scritto che l'attuale governo “filoeuropeo” di Varsavia sarebbe stato più aperto alla cooperazione con il nuovo Cancelliere.

Dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali in Polonia, la situazione è cambiata radicalmente. Subito dopo l'annuncio dei risultati ufficiali, i media tedeschi sono stati inondati di informazioni sulla sconfitta del Primo Ministro Donald Tusk e di Rafał Trzaskowski, e sul fatto che costruire una maggiore integrazione europea sarebbe stato significativamente più difficile. Anche a causa dell'atteggiamento filoamericano di Karol Nawrocki, nonché del partito Diritto e Giustizia, che potrebbe tornare al potere: «La vittoria dell'euroscettico Karol Nawrocki alle elezioni presidenziali in Polonia è una sconfitta per gli sforzi del cancelliere tedesco Friedrich Merz volti a rafforzare la coesione europea» - ha scritto Handelsblatt.

Questo spiega perché la vittoria alle elezioni presidenziali polacche di Nawrocki ha provocato tanta rabbia in Germania. La rabbia che si ha potuto notare anche nei media tedeschi in lingua polacca che dall’inizio tifavano per Trzaskowski.

Anche le risposte alle congratulazioni per la vittoria del presidente eletto sono significative in termini di relazioni internazionali. Karol Nawrocki ha innanzitutto ringraziato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orbán.

«Grazie, signor Presidente. Una forte alleanza con gli Stati Uniti, così come un partenariato basato su una stretta cooperazione, sono le mie priorità» - ha scritto Nawrocki su X rivolgendosi a Trump.

Solo in seguito Nawrocki ha risposto al messaggio del Cancelliere Merz: «Apprezzo il suo gentile messaggio, Cancelliere. Credo profondamente che l'Europa possa affrontare queste sfide e costruire prosperità, purché agisca come una squadra di giocatori che ricordano la storia, valorizzano il patrimonio e rispettano l'integrità altrui. Vale la pena costruire un'Europa così». Allora Nawrocki vuole l’Europa dei Stati uguali, che rispetta la storia, i valori e la sovranità dei Paesi membri.

Non è un segreto che molti rappresentanti delle élite liberali e di centro-sinistra europee, promotori di valori progressisti, abbiano criticato la presidenza di Donald Trump. Per questo motivo, la Casa Bianca ha stretto legami più forti con i partiti di centro-destra, conservatori e sovranisti. Karol Nawrocki durante la campagna presidenziale ha sostenuto fermamente una forte alleanza polacco-americana, che si è espressa in particolare durante la sua visita alla Casa Bianca e l'incontro con Donald Trump.

Va detto, che al contrario di Nawrocki, il primo ministro polacco Tusk punta sull'indebolimento dei rapporti con l’America di Trump e in questo modo vuole accreditarsi presso le oligarchie di Bruxelles e i governanti di Berlino e Parigi. Per questo motivo, tra le altre cose, ha deciso di rivedere i piani di collaborazione con gli USA e la Corea del Sud nel campo militare ed energia nucleare, anche a scapito degli interessi economici della Polonia.

Come esempio di tale azione basta citare l’annullamento della gara d'appalto per 32 elicotteri Black Hawk, che avrebbero dovuto essere costruiti in una fabbrica polacca a Mielec. Uno schiaffo in faccia agli Stati Uniti, all’industria e all’esercito polacco. Evidentemente Tusk, più degli interessi della Polonia, segue le indicazionie di Bruxelles che vuole che gli ordini di equipaggiamento militare si facciano dentro l'Unione Europea. Purtroppo, lo stabilimento PZL Mielec, che impiega 1.600 persone, sebbene sia un ottimo stabilimento, è di proprietà dell'americana Lockheed Martin. Anche se producono elicotteri di ottima qualità e collaudati in Polonia, il governo non li acquista. Questa è la politica “europeista” di Tusk che piace alle oligarchie di Bruxelles.