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apologetica

La Bussola in Toscana, premio Viva Maria ad Angela Pellicciari

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Sabato scorso a Staggia Senese la 2° Giornata regionale, scandita dalla preghiera e dall'approfondimento: la figura di San Giuseppe, l'azione del demonio e una rilettura critica del Risorgimento. 

Attualità 10_06_2025

La giornata della Bussola della Toscana si è svolta sabato 7 giugno, anche quest'anno, a Staggia Senese. È sempre una bellissima occasione di incontro, di confronto e di approfondimento. Tutto è iniziato con la Santa Messa celebrata da padre François Dermine, per mettere nelle mani di Gesù le nostre vite e il nostro operato nella difesa e nella testimonianza della fede.

A seguire la prima delle tre conferenze durante la quale Ermes Dovico ci ha raccontato alcuni aspetti della figura di San Giuseppe che egli ha approfondito nel suo libro San Giuseppe, maestro per ogni stato di vita pubblicato dalla Bussola.
Il sottotitolo richiama il fatto che Giuseppe è modello dei padri, degli sposi, dei lavoratori ma anche dei contemplativi, avendo in qualche modo ricoperto tutti questi stati di vita.
È stato scelto da Dio come padre putativo di Gesù e sposo della Vergine Maria; ha sostentato Gesù con il lavoro di falegname e glielo ha insegnato; uomo di preghiera e di contemplazione e in più vergine seppur sposo. La verginità di San Giuseppe non è affatto un aspetto marginale. La verginità di entrambi gli sposi è un caso eccezionale, ma la loro unione, in questo modo, esalta entrambe le vocazioni.

Un aspetto su cui Dovico si è molto soffermato è quello della giovane età di San Giuseppe: non sarebbe potuto essere diversamente dovendo sostenere un lavoro duro per sostenere la propria famiglia ed essere pronto a fuggire, in condizioni anche disagevoli, per difendere la vita di Gesù. Le raffigurazioni di San Giuseppe come un anziano risentono di alcune eresie che si rifacevano agli apocrifi, ma non hanno nulla di veritiero. Tra l'altro nella chiesa di Staggia c'è una veneratissima statua di San Giuseppe rappresentato giovane e bello con in braccio Gesù che regge il mondo.

San Giuseppe è invocato anche come patrono della buona morte perché la tradizione narra anche dei dolori e della malattia di Giuseppe, il quale è morto accudito nientemeno che da Maria Santissima e da Gesù in persona. Come non pensare al rovesciamento della buona morte cioè l'eutanasia, che è l'esatto contrario?

Nel pomeriggio è stata la volta della professoressa Angela Pellicciari che da sempre si occupa di dare una rilettura del Risorgimento italiano e che ha di recente ripubblicato e arricchito il suo libro sul Risorgimento.
Il Risorgimento che Leone XIII definiva «risorgimento del paganesimo» affonda le sue radici nella rivoluzione effettuata da Lutero 500 anni prima. I due pilastri di Lutero erano uguaglianza e libertà. Con l’"uguaglianza" negava che ordine e matrimonio fossero un sacramento, non esisteva un magistero della Chiesa e il capo spirituale non era il Papa, ma il principe. Con la "libertà" toglieva l’interpretazione delle Scritture alla Chiesa e sosteneva che ciascuno poteva liberamente aprire la Bibbia e capire da solo cosa diceva Dio. Dopo Lutero, arriva la massoneria, poi la Rivoluzione Francese, che sono tutte legate da un filo rosso.

All’inizio la Carboneria in Italia cerca di diffondere sentimenti di ribellione nei confronti della Chiesa e della monarchia senza riuscire però a fare presa sugli italiani, tutti molto cattolici e monarchici.
La massoneria mirava ad annichilire il cattolicesimo in nome dell’indipendenza. Nonostante nel primo articolo della Costituzione Albertina del 1848 ci fosse scritto che la religione Cattolica Apostolica Romana era la sola religione di Stato, con l’avvento di Camillo Benso conte di Cavour si assiste alla soppressione degli ordini religiosi, a partire dai gesuiti, all’esproprio della proprietà privata e dei beni della Chiesa, al divieto per il Papa di pubblicare encicliche. Il Papa al tempo di questi eventi era il beato Pio IX, il cui pontificato durato dal 1846 al 1878 è stato il più lungo tra i successori di San Pietro. Nei suoi documenti il Papa ha documentato gli eventi che sono accaduti sotto il suo regno perché aveva capito che non sarebbe restato niente, avendo saccheggiato gli archivi della Chiesa.

Al termine il direttore della Bussola, Riccardo Cascioli, ha consegnato alla professoressa Pellicciari il Premio "Viva Maria!" dedicato alla Vergine del conforto che è conservata ad Arezzo. Il premio è rappresentato da una perfetta riproduzione di quella immagine. La storia della Madonna del Conforto somiglia ai nostri tempi, infatti come ai tempi di Napoleone, è in atto un attacco alla fede cattolica. Ora come allora c'è bisogno che ci sia un forte movimento di popolo che difenda la Chiesa da questi attacchi.
Ecco la motivazione del premio secondo le parole di Riccardo Cascioli: «Premio Viva Maria 2025 ad  Angela Pellicciari perché, come i Viva Maria dell’insorgenza toscana, valorosi testimoni della fede cattolica, ha contribuito in modo significativo alla revisione storiografica del cosiddetto Risorgimento offrendo una visione alternativa, coerente e ben documentata della storia e dell'identità del nostro Paese».

L'ospite che ha concluso degnamente questa bella giornata è stato padre François Dermine, domenicano, esorcista, presidente del GRIS (Gruppo di Ricerca e di Informazione Socio-religiosa), deputato alle questioni di religiosità alternativa dalla CEI, insegna come professore allo Studio Teologico Domenicano di Bologna e conduce da tanti anni su Radio Maria la trasmissione "Mistici, veggenti e medium".
Nella sua conferenza intitolata Il diavolo esiste. Tutti ci dobbiamo fare i conti padre Dermine ci ha guidato in un percorso che ha toccato alcuni dei temi più delicati e attuali nel campo della spiritualità e della fede cristiana: l'esistenza del maligno, la sua azione nel mondo contemporaneo, le forme di inganno spirituale che spesso si mascherano da esperienze religiose autentiche, e il crescente interesse verso pratiche esoteriche e forme di religiosità alternative. Interessanti anche state le domande che il pubblico ha fatto al termine della sua esposizione: chi è davvero il diavolo? In che modo agisce oggi? Qual è il ruolo dell'esorcismo nella Chiesa? Come possiamo difenderci spiritualmente da certe influenze? Padre Dermine ha risposto puntualmente aiutando i presenti non solo a comprendere meglio questi aspetti dal punto di vista dottrinale, ma ha offerto anche riflessioni illuminate dalla sua lunga esperienza come esorcista, studioso e comunicatore.

Nel sito di don Stefano Bimbi (www.donstefanobimbi.it) e sul canale YouTube della Bussola saranno presto pubblicati i video delle conferenze della Giornata della Bussola della Toscana. Appuntamento alla prossima Giornata della Bussola nazionale il 25 ottobre.