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Epidemie

Iniziata in Pakistan una nuova campagna di vaccinazioni contro la polio

Il numero elevato di casi registrati nel 2019 – 114 – ha indotto le autorità sanitarie del paese a organizzare una campagna di vaccinazioni su tutto il territorio nazionale

Svipop 17_02_2020

 

Il 17 febbraio è stata avviata in Pakistan una nuova campagna di vaccinazioni contro la poliomielite, la prima dopo che il 2019 ha segnato un ritorno allarmante della malattia, con 114 casi registrati contro i 12 del 2018 e gli otto del 2017. È il dato peggiore dal 2014 quando i contagi erano stati 306. Nei prossimi giorni 265.000 operatori sanitari si recheranno di casa in casa su tutto il territorio nazionale per vaccinare circa 40 milioni di bambini minori di cinque anni. Dall’inizio del 2020 i contagi registrati sono già 17, cinque dei quali negli ultimi giorni nelle province di Khyber Pakhtunkhwa e Balochistan. La diffidenza dei genitori nei confronti dei vaccini è la causa principale dell’insuccesso nella lotta a questa come ad altre malattie. In Pakistan inoltre si aggiungono gli attacchi alle equipe di vaccinatori da parte dei talebani che in passato hanno più volte ostacolato fino a farle sospendere le campagne di vaccinazione, convinti che in realtà fossero espedienti per sterilizzare i bambini musulmani e per svolgere attività di spionaggio. L’Oms insiste sul fatto che finché resterà anche solo un bambino infetto, non vaccinato, in tutti i paesi del mondo i bambini continueranno a rischiare di ammalarsi di polio. Se fallisse il tentativo di sradicare la malattia nei due stati in cui è ancora endemica – oltre al Pakistan, l’Afghanistan – entro dieci anni potrebbero esserci 200.000 casi all’anno in tutto il mondo. La polio colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni. In un caso su 200 porta a una paralisi irreversibile. Dal 5 al 10% delle persone paralizzate muoiono quando si paralizzano i muscoli della respirazione. Le campagne realizzate a partire dal 1988 hanno fatto sì che i casi diminuissero del 99%, passando dai 350.000 casi del 1988 ai 33 segnalati nel 2018.