
Il ministro dell’interno del Pakistan Rana Sanaullah Khan ha ordinato al governo della provincia del Punjab di prendere provvedimenti contro il Center for Social Justice, una associazione cristiana che ha sede a Lahore, capitale del Punjab, accusata di attività contro lo stato per aver inviato a luglio al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite un rapporto sulle violazioni dei diritti umani nel paese che conterrebbe notizie false. Il rapporto è il frutto di un lavoro di documentazione svolto da diverse associazioni ed è stato sottoscritto da più di 30 organismi, inclusa la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza dei vescovi cattolici del Pakistan. Il rapporto, che adesso è stato diffuso ed e consultabile, denuncia conversioni forzate di cristiani, abuso della legge sulla blasfemia e sostiene che il governo pakistano non ha seguito le regole dell’Onu e internazionali riguardanti la religione e il credo e non ha migliorato le proprie leggi in materia. Inoltre il rapporto rivolge al governo richieste concrete e attuabili per porvi rimedio. “Il contenuto del rapporto rispecchia la tangibile situazione del paese in materia di libertà di religione e di credo – cosi difende l’associazione Irfan Mufti, coordinatore musulmano del Joint Action Commettee for People’s Rights, una coalizione di 37 associazioni che difendono i diritti umani – si basa sui fatti. Oltretutto le questioni trattate nel rapporto sono state ampiamente discusse nei tribunali, nelle aule parlamentari e nei mass media del paese”. La 42esima sessione del Consiglio per i diritti umani si accinge a eseguire la quarta verifica sulla situazione del Pakistan.