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Cristiani sotto attacco

In Nigeria 15 cristiani uccisi in una sola notte

In poche ore sette villaggi di agricoltori cristiani sono stati attaccati e si sospetta che ancora una volta i responsabili siano i pastori Fulani di religione musulmana

Si è avuta notizia solo il 25 agosto di un attacco coordinato contro sette villaggi cristiani avvenuto la sera del 18 agosto in Nigeria, nel distretto di Chakfem, nello stato di Plateau. Gli aggressori ha aperto il fuoco, hanno incendiato diverse abitazioni, hanno saccheggiato bestiame e scorte alimentari. Almeno 15 persone, donne e bambini inclusi, sono state uccise. Circa 3.000 sono riuscite a fuggire e si sono rifugiate chi nelle campagne circostanti chi nei villaggi e nei centri religiosi vicini. I feriti sono stati trasportati all’ospedale della Chiesa di Cristo nelle Nazioni di Chakfem. Le vittime sono state sepolte in una fossa comune. Bulus Dabit, presidente della Mwaghavul Development Association che rappresenta l’omonimo piccolo gruppo etnico di religione cristiana, non ha dubbi che i responsabili degli attacchi, come succede quasi sempre nella regione, siano Fulani, la tribù prevalentemente composta da pastori di religione musulmana che costituisce una crescente minaccia per i cristiani nella Middle Belt, la fascia centrale del paese. La Miyetti Allah Cattle Breeders Association, un’organizzazione che promuove e sostiene i Fulani, ha respinto l’accusa. “Condanniamo l’attacco – ha dichiarato il suo presidente, Ibrahim Yusuf Babayo – deploriamo la perdita di vite umane. Non abbiamo niente a che vedere con quello che è successo”. Bulus Dabit ha anche dato voce alle proteste dei civili sopravvissuti per la lentezza con cui hanno agito le forze dell’ordine. “Quando gli agenti di sicurezza sono finalmente arrivati a Chakfem il giorno successivo – ha detto – il danno era fatto e i responsabili si erano già dileguati con il bestiame e le scorte alimentari rubati”. La contea di Mangu, di cui il distretto di Chakfem fa parte, è stata teatro di ripetute violenze soprattutto negli ultimi due anni. Interi villaggi abitati da agricoltori cristiani sono stati distrutti in attacchi simili a quelli messi a segno il 18 agosto. Abitazioni e chiese sono state incendiate. Gli abitanti sopravvissuti sono stati costretti a trasferirsi nei campi profughi della regione. Secondo le associazioni locali gli attacchi seguono uno schema e rientrano in un deliberato progetto inteso a colpire le comunità cristiane. “L’attacco del 18 agosto – ha dichiarato un portavo di Amnesty International – è una ulteriore indicazione di quanto le comunità rurali di Plateau siano vulnerabili, esposte come sono a continui attacchi che distruggono completamente le comunità cristiane”. Secondo l’ong tra dicembre 2023 e febbraio 2024 sono state uccise nel Plateau almeno 1.336 persone: 533 donne, 263 bambini e 540 uomini. Nello stesso periodo gli sfollati sono stati più di 29.554, tra cui 13.093 minori e 16.461 donne.