In India cresce la pressione dei nazionalisti sui cristiani
Nuovi provvedimenti contro le conversioni forzate diventano utili strumenti per i nazionalisti indù che perseguitano i cristiani con false accuse

11 stati indiani hanno adottato leggi “anti conversione forzata”. Sono leggi che puniscono chi con la forza, la minaccia, l’inganno, il raggiro convince delle persone a convertirsi a una religione. Condannare chi induce qualcuno a convertirsi con false promesse o minacce è ovviamente giusto, ma in pratica le accuse di conversioni forzate sono usate dai nazionalisti indù come espediente per denunciare delle minoranze religiose (cristiani e musulmani), del tutto innocenti, intimidirli, metterli in cattiva e istigare contro di loro la gente. Per questo nei mesi scorsi i cristiani dell’Arunachal Pradesh hanno organizzato diverse manifestazioni di protesta contro l’imminente attivazione della legge anti conversione che era stata approvata nel lontano 1978, ma finora non era entrata in vigore. L’ultima protesta ha riunito nel villaggio di Borum quasi 200.000 cristiani. Tra i fedeli del Madhya Pradesh, invece, desta molta preoccupazione l’annuncio che a partire dal 6 maggio è diventata operativa una Squadra speciale investigativa istituita dalla polizia per indagare sui casi di conversioni religiose forzate denunciati. La legge anti conversione approvata dal Madhya Pradesh nel 2021 è particolarmente severa. Molti Pastori e fedeli sono già stati denunciati e condannati a pene detentive fino a dieci anni. Ma l’8 marzo scorso il primo ministro dello stato, Mohan Yadav, ha manifestato l’intenzione di impegnarsi a introdurre la pena capitale per chi compie conversioni forzate. Si riferiva in particolare ai musulmani che con la forza e l’inganno costringono delle minorenni indù a convertirsi all’islam. “Sono non soltanto azioni criminali, ma costituiscono anche una seria minaccia alla dignità, alla libertà e all’armonia sociale delle donne” ha spiegato. La Squadra speciale si occuperà di tutte le attività criminali antinazionali, ha aggiunto. Tuttavia i cristiani sono convinti che diventerà un ulteriore strumento nelle mani dei nazionalisti indù per intimidire e perseguitare le minoranze religiose.