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Islam

In Bangladesh dal 2012 una comunità cristiana chiede invano giustizia

Reclama la restituzione di un terreno di proprietà di una chiesa protestante e di un vicino cimitero espropriati illegalmente da alcuni islamici e indù per costruire un palazzo

Tra le difficoltà di essere minoranza in un paese, per i cristiani spesso vi è la scarsa disponibilità da parte delle autorità a tutelarli, a proteggerli, quando non succede che siano le autorità stesse a violarne i diritti. In Bangladesh dal 2012 i cristiani protestanti di Rikabibazar, nel nord est del paese, cercano invano giustizia dopo che alcuni musulmani e indù hanno espropriato illegalmente un terreno di proprietà della loro chiesa e un cimitero cristiano per costruirci un palazzo a più piani. Solo da poco una denuncia depositata dalle autorità religiose presso la locale sezione della Commissione anti-corruzione è stata finalmente accolta. La Commissione ha ritenuto fondato il reclamo presentato dai cristiani ed è stata quindi avviata una causa contro gli accusati per la restituzione dei terreni sottratti. Nel frattempo però la costruzione dell’edificio è iniziata e la realizzazione del progetto è ormai in fase avanzata. L’agenzia di stampa AsiaNews riporta le parole di monsignor Gervas Rozario, vescovo di Rajshahi e vice presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh: la vicenda, sostiene sua eccellenza, dimostra “come i cristiani sono oggetto di persecuzione” e subiscono violazioni dei loro diritti. In questo caso l’esproprio illegale è stato possibile, secondo quanto affermano fonti religiose, grazie alla connivenza dei funzionari addetti all’ufficio catastale. Il 90 per cento della popolazione del Bangladesh è di fede islamica. “Per vicende relative alla proprietà di terreni la minoranza cristiana è spesso vittima di persecuzioni e attacchi da parte di gruppi musulmani radicali o di singoli individui. I cristiani sono attaccati e perseguitati anche per le loro campagne a difesa della libertà edei diritti, come avvenuto di recente all’attivista cattolica Angela Gomes”. Il riferimento è alla denuncia rivolta dal segretario generale di un gruppo indù all’ong cristiana Banchte Shekha, di cui Angela Gomes è il presidente, di promuovere attività contro gli indù (Blog Cristiani perseguitati, “I radicali indù contro una Ong cristiana in Bangladesh”, 26-06-2021)