Il Natale in India tra gli ultimi degli ultimi
Anche i dhobi, i dalit e i tribali di una città hanno festeggiato il Natale grazie alla buona volontà di chi non accetta le regole spietate del sistema delle caste indù
Secondo il sistema delle caste indiano ultimi sono i dalit, gli “intoccabili” perché fuori casta, discriminati ed esclusi. Eppure c’è chi è ancora al di sotto dei dalit. Ultimi tra gli ultimi sono dhobi, gli “invisibili”, la casta dei lavandai incaricati di lavare i vestiti dei dalit e di svolgere per loro altre mansioni. Per questo sono discriminati da tutti, dai dalit stessi. Spesso non vengono neanche retribuiti e in cambio del loro lavoro ricevono soltanto avanzi di cibo. Ma almeno in una città, quest’anno, il Natale è arrivato anche per loro. È successo ad Acharappakkam, nel Tamil Nadu, città che fa parte della diocesi di Chengalput, grazie a una donna, Juliyes, e al suo Life Empowerment Center. Juliyes è nata in una famiglia cattolica dhobi. Da bambina – racconta di lei l’agenzia di stampa AsiaNews – aiutava la mamma a lavare i vestiti nello stagno del suo villaggio e di notte l’accompagnava a mendicare cibo. Il Life Empowerment Center, nel quale con lei lavorano lavorano alcuni suoi amici, assiste le famiglie dhobi di 25 villaggi e inoltre, altrettanto povere, delle famiglie dalit e tribali, di etnia Irula. I loro bambini nei fine settimana si recano al centro per imparare l’inglese e studiare, condizione necessaria perché da grandi possano migliorare la loro condizione. Il Centro beneficia dell’aiuto di donatori privati. Dei commercianti e dei ristoratori offrono denaro o merce a prezzi molto scontati. Alcune istituzioni cristiane contribuiscono a vario titolo: padre Benjamin Chinnappan, gli Heralds of Good News, le suore di Cluny, il santuario mariano di Acharappakkam. Grazie a loro quest’anno il centro è stato anche in grado di distribuire doni alle famiglie assistite. A 25 di esse, in condizioni di povertà estrema, ha donato riso, sari, coperte, abiti per i bambini e pacchi alimentari. Così è stato condiviso lo spirito del Natale tra gli ultimi di un sistema spietato al quale i cristiani rifiutano di sottomettersi.

