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INVITO

Giornata Nazionale della Dottrina Sociale della Chiesa

Il 1° ottobre prossimo a Lonigo (Vicenza) si terrà una giornata di riflessione ma anche di amicizia e convivialità per rilanciare la Dottrina Sociale della Chiesa. Un impegno tanto più importante in tempi di pastoralismo senza dottrina e con un sistema sociale e politico che si fa sempre più aggressivo contro l’uomo.

Ecclesia 16_09_2022

Sabato 1° ottobre prossimo si terrà la IV Giornata Nazionale della Dottrina sociale della Chiesa, organizzata da La Nuova Bussola Quotidiana, dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân e dal Coordinamento Nazionale Justitia et Pax per la Dottrina sociale della Chiesa (vedi il programma). È ormai un appuntamento tradizionale per quanti sentono il bisogno di mettere a frutto questo patrimonio della Chiesa.

Si tratta di una giornata di riflessione ma anche di amicizia e convivialità. È una giornata di speranza e di rilancio dell’impegno. L’anno scorso abbiamo dovuto sospenderla per Covid, ora ritorna mettendo a fuoco un tema destinato a farsi sentire sempre di più in futuro: le minacce alla proprietà privata che, come si sa, è un principio fondamentale della Dottrina sociale della Chiesa.

Dopo le due edizioni tenutesi a Milano, la Giornata ha luogo da due anni a Lonigo, ai confini tra Verona e Vicenza, nella bella location del Convento dei Frati Minori dedicato a San Massimo. Nel teatro, nei porticati, nei cortili e nel parco del Convento sarà possibile incontrarsi e fare amicizia. Durante la mattinata, coordinata da Riccardo Cascioli, il dott. José Antonio Ureta – in arrivo apposta da Parigi – ci spiegherà perché si può dire che il progetto di una società di cittadini che non possiedono nulla sia funzionale ad un nuovo dominio globalista. Nella tavola rotonda del pomeriggio, Stefano Magni, Luca Volonté e Benvenuta Plazzotta, coordinati da Stefano Fontana, ci parleranno del pericolo del nuovo capital-socialismo e come fronteggiarlo.

La Giornata, però, avrà anche un momento molto particolare su cui vorrei attirare la vostra attenzione. Si tratta della partecipazione dell’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste. Al vescovo, che al mattino terrà la Lectio Magistralis su La proprietà privata nella Dottrina sociale della Chiesa, sarà dedicata una piccola cerimonia per ringraziarlo di quanto ha fatto nella sua vita sacerdotale ed episcopale per la Dottrina sociale della Chiesa. Il vescovo Crepaldi compie 75 anni alla fine di settembre, tutti noi speriamo che il Papa voglia prorogare il suo ordinariato a Trieste, in ogni caso il momento è opportuno per ringraziare un Maestro della Dottrina sociale della Chiesa. Per questo invitiamo alla Giornata quanti hanno stimato e stimano mons. Crepaldi e intendono ringraziarlo per quanto ha fatto, soprattutto nel suo impegno al Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace di cui è stato a lungo Segretario.

L’interesse per la Giornata del 1° ottobre prossimo deriva anche dal fatto che vi partecipano 36 associazioni aderenti al Coordinamento Nazionale Justitia et Pax per la Dottrina Sociale della Chiesa, provenienti un po’ da tutta Italia. La necessità di coordinarsi nasce non solo dal fatto che il sistema sociale e politico si fa sempre più aggressivo contro l’uomo, ma anche perché nella Chiesa sta di molto diminuendo l’interesse per la Dottrina sociale della Chiesa intesa in un certo modo.

Prevale oggi un pastoralismo privo di dottrina, il quale dimentica che la Dottrina sociale della Chiesa è un “corpus dottrinale” e dà vita ad un autentico sapere, che entra poi in dialogo con gli altri saperi che riguardano la società e la politica. Questa esaltazione di una pastorale staccata dalla dottrina impedisce di fatto la coerenza tra la fede e l’impegno sociale e politico, al punto che oggi molti nella Chiesa sostengono che sia possibile essere cattolici e, per esempio, essere a favore dell’aborto di Stato o del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, o dell’insegnamento improntato alla ideologia gender. Perfino alti prelati si esprimono in questo modo. Così, del resto, si esprimevano già negli anni Sessanta del secolo scorso teologi che poi sarebbero diventati molto famosi e influenti come Karl Rahner e Walter Kasper.

Queste constatazioni, anziché indurre alla rassegnazione, stimolano l’impegno ad unirsi, ad educarsi alla Dottrina sociale della Chiesa secondo l’insegnamento plurisecolare della Chiesa, ad agire nella società e nella politica non secondo la tesi della doppia verità – ciò che vale per la fede può non valere per la società o viceversa – ma secondo il principio che il Creatore, che ci dà la legge morale naturale, e il Salvatore, che ci dà la legge della carità, è l’unico stesso Dio.

La partecipazione alla Giornata è gratuita. Chi vuole può prenotare il pranzo. Vi invito a vedere il Programma nel dettaglio, ad iscrivervi per tempo (i posti non sono infiniti) e a partecipare.