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Il caso

Certosa di Trisulti, l’assoluzione di Harnwell sbugiarda la sinistra

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Il 7 marzo il Tribunale penale di Roma ha assolto Benjamin Harnwell, collaboratore di Steve Bannon, da tutte le accuse relative al caso della certosa di Trisulti e all’accademia per conservatori. Smontati i teoremi di leader e media di sinistra.

Attualità 15_03_2024
Certosa di Trisulti (LaPresse)

Benjamin Harnwell, l’ispiratore della “Dichiarazione sulla dignità umana” promossa dall’allora presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering e sottoscritta da diverse decine di parlamentari europei e del mondo intero, lo scorso 7 marzo ha superato indenne tutte le sfide legali in Italia. Harnwell, da circa un decennio collaboratore dell'ex capo stratega di Donald Trump, Steve Bannon, potrebbe riprendere l’organizzazione dell’accademia di formazione dei conservatori e dei politici patriottici, nella certosa di Trisulti, il monastero laziale risalente al XIII secolo e poi passato ai cistercensi.

Harnwell, che ha anche diretto e gestito l'istituto d’ispirazione cattolica Dignitatis Humanae, è stato completamente scagionato, con una sentenza del Tribunale penale centrale di Roma, da tutte le accuse di partecipazione fraudolenta a una gara d'appalto pubblica per l’assegnazione e la gestione dell’abbazia di Trisulti. Il Dignitatis Humanae Institute (DHI) è stato fondato con la missione di proteggere e promuovere la dignità umana basata sulla verità antropologica che l’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio. L’istituto, oltre a seminari, aveva già organizzato e coordinato gruppi di lavoro tra parlamentari affiliati nel Regno Unito, in Romania, in Lituania e nel Parlamento europeo.

Nel 2018 Harnwell, con l’istituto Dignitatis Humanae, si era aggiudicato un contratto di locazione, della durata di 19 anni, dell'ex abbazia certosina. Dopo di che erano iniziate le sue grane giudiziarie, le persecuzioni a mezzo stampa, l’emarginazione e il dileggio. Il Ministero della Cultura, sotto la guida di Dario Franceschini, nei governi Conte e Draghi, era riuscito a sfrattare Harnwell dall’abbazia nel 2021, sostenendo che 200.000 euro (quasi 220.000 dollari) di affitto non erano stati pagati e che Harnwell aveva ottenuto il contratto di affitto in modo fraudolento.

Un “successo” allora celebrato in pompa magna da molti leader della sinistra nazionale e locale: ad annunciarlo in conferenza stampa erano stati il ministro Franceschini, il presidente del Lazio Nicola Zingaretti, il direttore generale dei Musei Massimo Osanna e il direttore dei Musei Lazio Stefano Petrocchi. «Vittoria! Si apre una pagina nuova e bella per la Certosa di Trisulti a Collepardo […] Grazie a ministero della Cultura e Regione», aveva scritto Zingaretti su Facebook, sostenuto da Franceschini. A spargere benzina erano state non solo diverse associazioni ambientaliste e di sinistra del frusinate, ma anche le solite sirene della grancassa italica, dalla Repubblica all’Espresso.

Ciononostante, il Tribunale penale di Roma ha stabilito lo scorso 7 marzo che Harnwell aveva ottenuto legalmente il contratto di locazione ed effettuato tutti i pagamenti richiesti, confermando le precedenti sentenze emesse dal Tar, dal Consiglio di Stato e dalla Corte dei Conti. In tutti questi anni Harnwell ha sempre sostenuto con forza la sua innocenza e ora il Tribunale di Roma, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, lo ha appunto scagionato con formula piena da ogni accusa. L’abbazia avrebbe dovuto diventare sede di confronti e formazione dei futuri politici conservatori e nazionalisti di tutto l’Occidente e oltre. Il progetto è stato fermato per quattro anni, ora riprenderà e verrà rilanciato con forza soprattutto se Trump dovesse tornare alla Casa Bianca.

Dalle dichiarazioni rilasciate da Harnwell a diversi siti di informazione e quotidiani in lingua inglese e anche a noi della Bussola, emerge una giusta frustrazione per «la totale mancanza di un giusto processo che ho sperimentato in Italia… Dopo quasi quattro anni di udienze di ogni tipo in tribunale tutto è finito con la Procura stessa che ha chiesto la mia assoluzione per l’accusa di turbativa d’asta. Ed ero stato già assolto dalla Corte dei Conti e dagli altri procedimenti penali», sottolineando che «fino ad oggi non sono mai stato condannato per alcun illecito». Tuttavia, Harnwell si è anche giustamente chiesto come sia possibile che in un Paese membro dell’Unione Europea «un ministro della Repubblica e un governo possano farla franca dopo un comportamento così illegale». Domanda legittima che rimane inevasa, come restano ancora oggi al palo le riforme della giustizia. Ovviamente Harnwell ha ribadito l’intento di riprendere il progetto dell’“Accademia per l'Occidente giudaico-cristiano”, ovvero una scuola di “gladiatori” dove, oltre alla formazione teorica e filosofica, vengano anche fornite una serie di testimonianze di successo da politici, giornalisti e leader di associazioni nell’arena pubblica.