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la palla al gip

Aifaleaks, la Procura chiede di archiviare anche Magrini

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Dopo Speranza, la Procura di Roma chiede l'archiviazione anche per il procedimento che vedeva indagato per diversi reati durante la campagna vaccinale l'ex direttore di Aifa Nicola Magrini. I danneggiati si opporranno. Il caso andrà davanti al Gip.

Attualità 08_05_2025

Dopo l’archiviazione del procedimento a carico dell’ex ministro Roberto Speranza da parte del Tribunale dei ministri, la Procura di Roma presenta una richiesta di archiviazione anche per l’ex direttore di Aifa Nicola Magrini. Arriva ad una svolta anche il secondo filone della denuncia presentata da Comitato Ascoltami, sindacato Osa Polizia, sindacato Finanzieri democratici e Bianca Laura Granato (difesi dagli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano) nei confronti dell’ex ministro della Salute e dell’ex numero uno di Aifa. Dopo l’archiviazione del Tribunale dei ministri per Speranza, in Procura a Roma era ancora rimasta aperta la posizione di Magrini, anch’egli accusato dai sindacati delle forze dell’ordine e dal comitato dei danneggiati da vaccino di svariati reati commessi durante la campagna vaccinale di massa.

Ma il pm Rosalia Affinito, a cui il Procuratore capo aveva affidato il caso, ha ora fatto richiesta di archiviazione, motivando il suo orientamento con un documento di 14 pagine che la Bussola ha potuto leggere in esclusiva.

Ora la palla passa ai denuncianti, i quali hanno già confermato la volontà di presentare opposizione all’archiviazione. La partita sulle responsabilità eventuali e sulle altrettanto eventuali colpe gravi di Magrini in ordine ai fatti contestati, dunque, si avvia sulla scrivania del Gip che dovrà decidere se accogliere l’archiviazione o se invece disporre nuove indagini a suo carico.

Nel suo atto, la Pm Affinito ha ripercorso per sommi capi il lungo elenco delle contestazioni a carico di Magrini, gran parte delle quali traevano spunto dalle rivelazioni della trasmissione Mediaset Fuori dal Coro, condotta da Mario Giordano, che in diversi servizi andati in onda nella primavera del 2023 a cura di Marianna Canè, avevano svelato attraverso e-mail interne la catena di omissioni e deliberate interferenze di Aifa nella corretta valutazione delle reazioni avverse che via via le Regioni stavano segnalando durante la vaccinazione di massa.

Ne era scaturito, nella denuncia presentata, un carnet ampio di reati da presentare in Procura: il falso ideologico (art 479 c.p.), ad esempio, perché Magrini avrebbe «omesso o alterato dati e comunicazioni falsamente rappresentando la sicurezza e l’efficacia dei vaccini anti covid» oltre ad «omettere di informare circa le carenze istruttorie e di studi clinici sull’efficacia vaccinale, ordinando alle amministrazioni regionali di non pubblicare dati di farmacovigilanza»; il reato di false dichiarazioni (art 374 bis c.p.) perché «avendo alterato le risultanze degli atti di farmacovigilanza, sarebbero stati poi alterati diversi procedimenti giudiziari».

Oltre al reato di omicidio e lesioni personali (art 575 c.p.) «per aver autorizzato la diffusione di vaccini anti Covid che hanno prodotto effetti gravi e mortali nella popolazione», Magrini era accusato anche di commercio di medicinali guasti o pericolosi per la salute pubblica (art 443 e 445 c.p.).

Nella sua lunga disamina, Affinito ha cercato di smontare le accuse per ogni reato.

Per il reato di falso, ad esempio, ha giustificato l'iniziativa di Aifa dicendo che manca ogni prova di falso dato che le condotte contestate sono state messe in campo «con lo scopo di tutela della salute pubblica» e che per tutte le segnalazioni prese in esame «manca la dimostrazione del nesso causale in maniera certa secondo il parametro dell’oltre ogni ragionevole dubbio che governa l’azione penale.

Inoltre, richiamando la sentenza del Consiglio di Stato numero 7045/2021 «non è dimostrato con il grado di certezza richiesta che tutti quei casi di effetti indesiderati siano imputabili al vaccino e il relativo grado di gravità».

Sempre per quanto riguarda il reato di falso, manca, a detta del sostituto procuratore, l’elemento soggettivo: «L’allegazione delle singole mail estrapolate dal contesto generale – ha scritto - (per la cui sottrazione vi è anche una denuncia penale in atto), non consente di apprezzarne il contenuto in modo rilevante quale serio indizio della volontà di sottacere dati rilevanti nei documenti ufficiali. Non è in alcun modo dimostrato di alterare i dati».

E ancora: «Non emerge, al di là di strategie di comunicazione e di raccolta di dati, una preordinata volontà di sottacere dati rilevanti e dolosa volontà di attestare in documenti ufficiali dati oggettivamente contrari al vero al fine di raggiungere lo scopo di indurre tutta la popolazione alla vaccinazione».

Frasi, queste, che in fase di opposizione all’archiviazione i legali dei danneggiati dovranno cercare di smontare, partendo proprio dalle possibili contraddizioni tra il dettato del pm e quanto esposto nella denuncia. Sempre stando al reato di falso ideologico, infatti, le accuse a carico di Magrini erano gravi e molto circostanziate. Come la Bussola aveva mostrato analizzando la denuncia ai raggi X.

I vertici di Aifa ad esempio avevano omesso di informare che gli studi scientifici richiamati per giustificare la somministrazione dei farmaci vaccinali a particolari categorie fossero inesistenti. In una mail si avvertiva: «Attenzione, i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate», ma questo non venne tenuto in considerazione e il vaccino, fin da subito, venne somministrato proprio ai pazienti fragili.

Aifa ordinò invece alle Regioni di non pubblicare i dati della farmacovigilanza. Una mail del 19 gennaio 2021, ad esempio, proveniente dalla Regione Umbria, chiedeva ragguagli su come classificare ai fini della raccolta dati il fatto che molti vaccinati non sviluppassero anticorpi. La risposta di Aifa fu lapidaria: «Non essendo disponibili criteri di definizione di caso di fallimento vaccinale non va indicato mancanza di efficacia». E ancora: «Se facciamo passare come fallimento vaccinale l’assenza di anticorpi siamo fuori dalle indicazioni EMA per questo pensavamo di far modificare togliendo fallimento vaccinale». Stesso problema avveniva in Liguria, dove la Regione segnalava casi di mancanza di efficacia del vaccino Comirnaty e agli Spedali Riuniti di Brescia. Aifa impartiva il diktat: «Il progetto Vigicovid non deve essere considerato se vogliamo sopravvivere. Occorre imparare a non rispondere».

Secondo i legali Di Lorenzo e Veneziano «tali indicazioni dimostrano in maniera plastica come AIFA abbia celato ed omesso informazioni rilevanti sull’efficacia dei preparati vaccinali dei quali si è nascosta la verità scientifica e funzionale attraverso la modifica delle procedure e delle definizioni».

E che dire della manipolazione dei dati sulla vaccinazione dei minori? Durante la preparazione del sesto rapporto di vigilanza arriva in Aifa l’informazione che «su 11 segnalazioni, ben 9 bambini allattati al seno sarebbero stati male». L’informazione viene cassata con un tranchant «togliamo?». E così venne tolto.

Così come Aifa era consapevole di un eccesso di mortalità cardiovascolare per il vaccino Astrazeneca, ma la bozza del report del 3 maggio 2021 riportava chiaramente di non indicare le 309 segnalazioni di decessi in prima dose e i 2011 in seconda dose. Questa consapevolezza proseguiva sistematicamente tanto che, il 18 marzo 2021, il direttore Nicola Magrini comunicava: «Mi sembra troppa enfasi a eventi non correlati, sono solo queste le possibilità? Così si uccide questo vaccino».

E ancora: la Regione Emilia-Romagna segnalava un tasso altissimo di 1000 segnalazioni ogni 100mila dosi iniettate. Ma il report non verrà mai pubblicato dalla Regione perché Aifa non ne autorizzava la pubblicazione: «Riteniamo che tali rapporti debbano essere utilizzati a uso interno». Lo stesso dicasi per la comunicazione Aifa del 18 gennaio 2021 nella quale la Regione Campania inviava ad AIFA la comunicazione in cui si contestava l’esclusione della correlabilità alla vaccinazione con il farmaco Pfizer. Il dirigente Aifa rispose: «Considerando la procedura accelerata con cui è stato autorizzato all’immissione in commercio, ritengo che il risultato del nesso non correlabile/indeterminato non esclude una potenziale correlazione tra il vaccino e l’evento avverso segnalato». In poche parole: AIFA non classificava come correlabile il nesso indeterminato pur sapendo che invece poteva essere in realtà correlato, tanto da aspettarsi molti tali casi.

Magrini fece passare un colpo di bianchetto anche su altre informazioni perché «generano un po’ di ansia e nervosismo» mentre per «dissimulare e mistificare la reale portata di un numero impressionante di segnalazione di effetti gravi l’11,9% del totale, viene disegnato un grafico totalmente sproporzionato al fine di condizionare anche visivamente la comprensione della popolazione».

È curioso che la Procura non ne abbia tenuto conto, anzi, proprio nell'atto di archiviazione demandi alle Regioni la responsabilità di pubblicare quei dati, quando le e-mail provano che Aifa intervenne proprio per cassare ogni pubblicaizone. 



ESCLUSIVO/1

«Hanno taciuto su effetti avversi e efficacia»: tutte le accuse ad Aifa e Speranza

17_02_2024 Andrea Zambrano

L’ex ministro Speranza è indagato con Aifa per svariati reati. L’accusa è aver omesso i dati su fallimenti vaccinali e reazioni avverse. La Bussola ha letto in esclusiva i pesanti capi di imputazione all’ex ministro che nascono dall'inchiesta di Fuori dal Coro. E su cui il Tribunale dei ministri dovrà pronunciarsi. 
2- Così alteravano i dati sui decessi da vaccino 

le accuse/2

«Così Aifa e Speranza alteravano i dati sui decessi da vaccino»

22_02_2024 Andrea Zambrano

Insabbiate le segnalazioni delle regioni sugli effetti avversi, manomessi i grafici sui danneggiati da vaccino. E i decessi "correlabili" diventano "indeterminati" perché generano «ansia». La 2^ puntata dell'inchiesta della Bussola con le accuse di falso ideologico a carico di Speranza e Magrini. 
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
- L'ex ministro offende il danneggiato di Paolo Gulisano

le accuse/3

«Corruzione e omicidio: Aifa trattava i prezzi a vantaggio di Big pharma»

23_02_2024 Andrea Zambrano

Il controllore Aifa trattava i prezzi dei vaccini a vantaggio delle case farmaceutiche: «Fatto di una gravità inaudita, c'è anche la richiesta al Pm del caso Paternò di non sequestrare il farmaco». L'ultima puntata dell'inchiesta con le accuse a Speranza e Magrini di corruzione e omicidio.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
2- «Così alteravano i dati sui decessi»
 

la denuncia dei danneggiati

«Così Aifa classificava non gravi anche gli effetti gravi»

26_05_2023 Andrea Zambrano

Il modulo di segnalazione degli effetti avversi da vaccino aveva delle falle e non contemplava la reazione "grave". Infatti, successivamente è stato modificato. Ecco spiegato perché durante il clou della campagna vaccinale nei report periodici di Aifa gli effetti gravi erano così bassi: erano classificati tra i non gravi. La denuncia di una danneggiata di Ascoltami, il comitato che domani torna in piazza con i banchetti per dare voce agli invisibili. 

I DANNEGGIATI ALL'ATTACCO

«Denunciamo Aifa e Speranza: hanno taciuto gli effetti avversi»

16_05_2023 Andrea Zambrano

Svolta dopo la pubblicazione degli Aifa leaks: approda in Procura la battaglia del comitato Ascoltami. I danneggiati da vaccino, assieme ad altre sigle, tra cui sindacati di finanzieri e polizia, ha deciso di passare all'azione dopo la pubblicazione da parte di Fuori dal Coro dei documenti Aifa in cui si nascondevano i danni da vaccino. Denunciati Speranza e l'ex di Aifa Magrini. Molteplici i reati ipotizzati: dal falso ideologico alla corruzione. Indagherà la Procura di Roma. 

ricorso al tribunale dei ministri

Tutti i motivi per non archiviare l'inchiesta su Speranza e Aifa

30_12_2023 Paolo Bellavite

L'indagine sulle omissioni di Aifa e Speranza è al Tribunale dei ministri. Gli avvocati dei querelanti (Ascoltami e Osa) hanno depositato una memoria con ampia documentazione che prova la responsabilità dell'ex ministro e dei vertici Aifa nel sovrastimare i benefici e sottostimare i rischi dei vaccini.
- In Procura il sit in dei danneggiati di Andrea Zambrano

nuove rivelazioni

Aifa ha nascosto anche gli effetti avversi sui lattanti

10_05_2023 Andrea Zambrano

Dai nuovi dati pubblicati da Fuori dal Coro emerge che Aifa ha nascosto gli effetti avversi sui neonati in allattamento dopo il vaccino delle mamme. Come la storia raccontata alla Bussola da Laura, la cui figlia ancora oggi convive con dolori e spasmi inspiegabili. E a decidere sui prezzi dei vaccini l'Italia ha messo il direttore di Aifa, Magrini, che aveva invece il compito di controllarli. 

ex ministro indagato

Chi soffia per spegnere Aifa leaks e inchiesta Speranza

24_11_2023 Andrea Zambrano

La grande stampa ignora del tutto l'indagine della magistratura su Speranza. Dal Colle ai media fino ai partiti di sinistra: tutti gli ostacoli di un'inchiesta che potrebbe aprire un capitolo nuovo nel giudicare gli errori e gli orrori della campagna vaccinale.

sentenza del tar

Aifa ammette in tribunale: non ha dati su efficacia e benefici dei vaccini

27_11_2023 Andrea Zambrano

Al momento della messa in commercio dei vaccini, Aifa non aveva dati su efficacia, trasmissione del virus e rapporto rischi/benefici perché erano tutti in possesso dell'Ema e lo sono tuttora. Una sentenza del Tar apre interrogativi inquietanti sull'approvazione al buio dei vaccini. Eppure è stato ripetuto come un mantra dai governi che i dati Aifa erano decisivi.