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L’iniziativa

40 Giorni per la Vita, nuova adesione in Italia

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Dopo Modena, la campagna internazionale 40 Days for Life è sbarcata formalmente anche nella diocesi di Ventimiglia – San Remo. Preghiera, digiuno e opere di sensibilizzazione: ecco le armi per proteggere la vita nascente.

Vita e bioetica 23_03_2024

Combattere l’aborto è una vera e propria missione da portare avanti con determinazione e convinzione, nonostante tutti gli attacchi e le leggi che ostacolano la difesa della vita nascente. Ma per essere pronti è necessario prima formarsi e farsi forti mediante la preghiera e il digiuno. Sono queste le armi che la campagna 40 Days for Life propone. Come i lettori della Nuova Bussola già sanno, si tratta di una campagna a livello internazionale della durata di 40 giorni che mira a porre fine all’aborto attraverso la preghiera e il digiuno, la sensibilizzazione della comunità e una veglia pacifica dinanzi alle cliniche abortiste.

Il sito ufficiale dell’iniziativa chiarisce quanto sia fondamentale il primo punto, ovvero la preghiera e il digiuno. Cristo, infatti, ha detto che vi sono demoni scacciabili solo mediante queste due armi. Ogni giorno, quindi, durante i 40 Giorni per la Vita, individui, chiese, famiglie e gruppi sono invitati a unirsi in preghiera per una richiesta specifica, in modo che l’intero Corpo di Cristo possa unirsi attorno a un obiettivo comune. Assieme alla preghiera, si è invitati a digiunare per questa intenzione, offrendo con cuore sincero un sacrificio per la fine di questa piaga. Un popolo che digiuna con uno spirito affranto e pentito è ascoltato da Dio, che nulla dimentica. Il periodo temporale dei 40 giorni è significativo e ricorrente nella Sacra Scrittura, nella storia della salvezza.

Fulcro della campagna 40 Days for Life è una veglia di preghiera della durata di 40 giorni, 24 ore su 24 (o 12 ore su 24, a seconda delle possibilità e del formato scelto) fuori da ogni singola clinica di Planned Parenthood o di ogni altra struttura in cui vengono praticati gli aborti in ogni parte del mondo. Da quando, nel 2007, si è svolta la prima campagna coordinata dei 40 Days for Life, sono state raggiunte oltre mille città in 63 Paesi diversi: oltre 24 mila i bambini salvati finora, stando ai soli casi noti. Ognuno può aderire organizzando nella propria città i 40 giorni di preghiera per chiedere la fine dell’aborto.

In Italia l’iniziativa ha preso piede già in due regioni: l’Emilia-Romagna, grazie alla città di Modena, che nell’autunno 2023 è diventata la prima città italiana ad aderire a questa campagna internazionale; e quest’anno si è aggiunta la Liguria, con la diocesi di Ventimiglia – San Remo, che già negli ultimi anni aveva promosso un’iniziativa simile, pur senza un’adesione formale ai 40 Days for Life. Da quest’anno, appunto, per il periodo che va dal 14 febbraio al 24 marzo, la diocesi guidata da monsignor Antonio Suetta ha deciso di unirsi alla campagna nata negli Stati Uniti per raggiungere sempre più persone e aumentare la presenza “sul campo”. Nell’ambito dell’iniziativa, dal 14 febbraio in poi, nei giorni dal lunedì al sabato, nella fascia oraria che va dalle 17 alle 18, in piazza Siro Carli a Sanremo, un gruppo di persone si è ritrovato a pregare insieme il Rosario per la vita, vegliando pacificamente in piazza. Oggi l’ultimo appuntamento con il Rosario, a cui tutti sono invitati a unirsi.



INTERVISTA

40 Giorni per la Vita, «preghiamo per la fine dell’aborto»

21_10_2023 Ermes Dovico

Per la prima volta in Italia, a Modena, la campagna internazionale 40 Days for Life. Preghiera e digiuno per porre fine all’aborto, offrendo un’alternativa alle donne. La Bussola intervista Maria Sole Martucci, referente per la campagna.