Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Guido Maria Conforti a cura di Ermes Dovico

Editoriali


Elezioni, una sfida con poche certezze
I POSSIBILI SCENARI

Elezioni, una sfida con poche certezze

PD e Cinque Stelle arrivano alle urne con tante paure. Il governo spera nel pareggio 3-3 nelle regioni che contano, mentre il centrodestra sogna il cappotto (7-0, Valle d’Aosta inclusa). Se il destino di Campania (De Luca), Liguria (Toti) e Veneto (Zaia) sembra segnato e se al referendum sul taglio dei parlamentari sembra probabile il “sì”, tutte le altre partite si giocano sul filo del rasoio


La Messa è finita (tra pizzate e mercato equosolidale)
PRETI COL COVID

La Messa è finita (tra pizzate e mercato equosolidale)

La facilità con cui i vescovi hanno chiuso le chiese durante il lockdown dà i primi "frutti": una volta era la fonte e il culmine della vita cristiana, ma adesso la Messa può essere sospesa come un qualunque altro servizio parrocchiale, tra la pizzata dell'oratorio e il mercatino per le missioni. In una parrocchia romana tutti i preti hanno il Covid. Per un po' sopperiscono i confratelli, poi il parroco chiude tutto: «Mica possiamo tenere aperto solo per la Messa mentre gli altri servizi sono chiusi».


Referendum, perché No
RIFORMA COSTITUZIONALE

Referendum, perché No

È bene o male ridurre il numero dei parlamentari? Sembrerebbe questo il tema su cui decidere nel referendum di domenica prossima. In realtà per scegliere cosa votare bisogna considerare sia la natura della Costituzione sia il contesto politico in cui si colloca. Elementi che spingono a votare No.


Quelli che la carità è meglio senza la verità
IL PRETE UCCISO

Quelli che la carità è meglio senza la verità

Tanti commenti sull'uccisione a Como di don Roberto Malgesini tradiscono una moda cattolica di esaltare una carità generica, vissuta solo come presenza accanto all'altro. Vedi le dichiarazioni del direttore della Caritas di Como e l'editoriale di Avvenire. Ben altro dice la Caritas in Veritate di Benedetto XVI.


Colleferro, Caivano e Como: dove nasce la violenza?
DELITTI & Società

Colleferro, Caivano e Como: dove nasce la violenza?

C’è qualcosa che non torna nella modalità con cui i principali media italiani hanno parlato prima dell’omicidio di Willy, poi di quello di Maria Paola e infine di quello di don Roberto. Si parla di razzismo, di omofobia e di malattia mentale, omettendo particolari che fanno compredere che la violenza viene proprio da chi predica la tolleranza.


Delitto di Caivano, la solita strumentalizzazione Lgbt
IL CASO

Delitto di Caivano, la solita strumentalizzazione Lgbt

A Caivano si è consumata una vera tragedia, ma si è scatenata la solita fulminea strumentalizzazione da parte di varie associazioni LGBT, che si sono precipitate a chiedere l'approvazione del disegno di legge Zan. Ma non c'entra nulla perchè l'omicidio è già severamente punito dal codice penale. Il Parlamento si interroghi piuttosto sulle amare considerazioni del Parroco di Caivano Don Maurizio Patriciello sulle condizioni di degrado e disperazione a cui sono abbandonate tante periferie dimenticate del Paese.


L'ateismo dei cristiani
DOPO IL PADOVA PRIDE

L'ateismo dei cristiani

Nessuna critica a sacerdoti o vescovi, ma la vicenda della partecipazione cattolica al Padova Pride Village impone delle considerazioni sul nostro essere nel mondo. Vale ancora la pena di combattere la concupiscenza della carne? Esiste ancora il fascino, il coraggio di lasciare tutto per la “perla preziosa”? O ci vergogniamo del Vangelo? Diceva un bravo vescovo che «l‘ateo più pericoloso è il Cristiano che vive come se Dio non esistesse».


Un nano referendum senza prospettive
VERSO IL VOTO

Un nano referendum senza prospettive

Verso il referendum sulla riduzione dei Parlamentari. Nessuno degli argomenti portati dall’uno e dall’altro schieramento sembra decisivo. Tanto che si ricorre a temi fuori dallo stretto contesto e più propriamente politici. E' un nano-referendum per assoluta mancanza di prospettiva organica. E prelude ad una legge elettorale puramente proporzionale che favorisce il ritorno alla prima repubblica e la precipitazione verso forme di democrazia protetta.


Avvenire e orgoglio gay, la strategia del clericalismo
DOPO PADOVA

Avvenire e orgoglio gay, la strategia del clericalismo

Dopo la denuncia della Bussola annullato l'evento del Padova Pride Village con la presenza di autorevoli esponenti del quotidiano dei vescovi Avvenire e della diocesi di Padova. «Imprevisti familiari» del caporedattore di Avvenire la poco credibile scusa, ma è la solita tattica clericale. Tranquilli che la marcia catto-gay è solo rallentata.


Cocq, sponsor dell'eutanasia, non vuole più morire
LA DEBOLE IDEOLOGIA

Cocq, sponsor dell'eutanasia, non vuole più morire

"La strada per la liberazione inizia e, credetemi, sono felice”, aveva detto il 57enne francese Alain Cocq. Così, come abbiamo raccontato, l’uomo aveva fatto sapere al mondo che a causa della sua malattia si sarebbe lasciato morire di fame e di sete. Ma ora ha cambiato idea. Una vicenda che mostra tante verità nascoste dai promotori della morte.


Analfabetismo, l'8 settembre della scuola italiana
LA GIORNATA

Analfabetismo, l'8 settembre della scuola italiana

Considerazioni sulla Giornata internazionale sull'analfabetismo indetta dall’UNESCO che si è appena svolta l'8 settembre. Il declino del sistema educativo (scuola e università) nel corso degli ultimi decenni ha portato alla crescita esponenziale dell’analfabetismo “funzionale” o di “ritorno”, che in Italia raggiunge la percentuale più in alta in Europa (28%) tra i paesi dell’area OCSE. Le dimenticanze di Mattarella e della Azzolina sulle bambine figlie di immigrati magrebini che non terminano la scuola dell'obbligo. Il silenzio sul loro analfabetismo “funzionale” agli obiettivi politici e ideologici del fondamentalismo, che nella sottomissione della donna ha uno dei suoi pilastri principali.


Colleferro: la virilità non ha colpe, andava insegnata
DARE SENSO ALLA FORZA

Colleferro: la virilità non ha colpe, andava insegnata

La tragedia di Colleferro dimostra la mancanza di virilità nella società e che l'odio di essa non fa che trasformarla in aggressività: i colpevoli del delitto non sono infatti uomini, ma bambini, come i tanti cresciuti senza ricevere "no" e senza nessuno che abbia spiegato loro che la forza maschile serve a proteggere le donne e i deboli da eventuali aggressori.