Celebrare Messa sarebbe obbedienza piena
Non è una scappatoia per aggirare la legge: celebrare la Messa in questo tempo è un atto di obbedienza piena. Si tratterebbe di un caso di epicheia, virtù citata a sproposito per permettere la Comunione ai divorziati risposati, ma che invece si adatta perfettamente al caso delle Messe proibite per coronavirus.
La CEI, Conte e il Nuovo ordine mondiale
Il ringraziamento di Conte alla Chiesa italiana in una lettera ad Avvenire, e un editoriale dello stesso quotidiano dei vescovi che inneggia al Nuovo ordine mondiale, danno l'idea della direzione in cui stanno andando i vertici ecclesiastici: il primato assoluto di Cristo sacrificato sull'altare del potere mondano.
La Pasqua di Pell, l’uomo di Dio che ha a cuore l’Italia
Dopo 404 giorni di ingiusta detenzione, il cardinale Pell ha potuto celebrare la Santa Messa. Dalle foto inviate da suoi amici alla Nuova BQ, appare sereno. Il suo primo pensiero pubblico, da libero, è stato per l’Italia, sia per i morti da Covid che per i vivi: «Appoggiatevi a Dio». E ora si spera che il suo caso aiuti a fare luce sulle falle della giustizia australiana.
- «È IL RISORTO LA RISPOSTA ALLA SOFFERENZA», di George Pell
Italiani blindati, ma porte aperte agli immigrati
Il governo Conte ha deciso di mettere a disposizione una nave-quarantena, la Azzurra, per i 156 immigrati portati in Italia dalla Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea Eye. Si tratta di una decisione che, oltre a stornare risorse preziose per la lotta all'epidemia, mina la credibilità dell'Italia. Pronta a blindare ai domiciliari i suoi cittadini, ma con i porti aperti.
Il superuomo e l’estetismo nei romanzi di D’Annunzio
Emblema della Belle Époque, figura eccentrica e poliedrica, D’Annunzio rappresenta l’esito e il destino cui l’uomo si avvia quando mette sé e il proprio arbitrio sul piedistallo. È lui ad aprire la stagione del Decadentismo esteta in Italia con il romanzo Il piacere. Ed è sempre lui a rendere celebre con i suoi romanzi il verbo di Nietzsche.
«È il Risorto la risposta alla sofferenza e alla vita»
«Ogni persona soffre, ma Gesù ci ha redenti e noi possiamo redimere la nostra sofferenza unendola alla sua e offrendola a Dio». «Troppo spesso l’irreligioso vuole eliminare la causa della sofferenza, attraverso l’aborto, l’eutanasia, o escluderla dalla vista… I cristiani vedono Cristo in tutti coloro che soffrono - vittime, malati, anziani - e sono obbligati ad aiutare. Questo fa parte del messaggio pasquale di Cristo risorto». Dalla lettera del cardinale Pell pubblicata sul The Australian.
Quarantamila regole per rispettare il lockdown all'italiana
La legge è uguale per tutti e i furbi vanno puniti. Ma quando le leggi sono troppe per essere ricordate tutte? Le ordinanze emanate su base nazionale sono state 228, quelle delle venti regioni 339, mentre quelle dei comuni risultano essere in totale ben 40.000. La burocratizzazione della macchina decisionale mina la lotta al virus
Se i sacerdoti tornassero a educare alla fede
Poche volte, pochissime, sento che viene tirato fuori il centro principale della nostra fede. Perché bisogna rendersi così piacevoli agli occhi del mondo, invece che cercare di educare il popolo cristiano alla fede e alla ricchezza di questa nostra fede?
«È la crisi dell'ideologia globalista: la soluzione non è la finanza, ma il lavoro»
«Dopo le guerre abbiamo avuto i razzi, la penicillina, i computer. E dopo il Covid troveremo un mondo meno forsennatamente globalizzato». La Nuova BQ parla con Giulio Tremonti di Europa e di che cosa ci aspetta dopo il Coronavirus: «La follia finanziaria si sta sviluppando, non capiscono che la soluzione non la trovi nella finanza, ma nella realtà e cioè nel lavoro. Prima erano “mercatisti” poi “austeristi” e adesso si riscoprono “debitisti”. Adesso che l'età dell'oro è finita, potrebbe esserci un ritorno delle patrie: famiglie, comunità e tradizioni».
- TROPPA BUROCRAZIA "RAFFORZA" IL VIRUS di Ruben Razzante
- SAN MARCO IN LAMIS: OBBEDIRE A DIO O ALL'UOMO? di Rino Cammilleri
- SE I PRETI TORNASSERO A EDUCARE ALLA FEDE di Luca Bernardi
- IL DISASTRO DELLA COMUNICAZIONE di Roberto Marchesini
Dorfles e il peccato del cattivo gusto
Il 12 aprile di 110 anni fa nasceva il critico d’arte Gillo Dorfles, autore del libro “Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto”. La sua riflessione è utile anche in campo ecclesiale. Un tempo l’educazione al buon gusto veniva svolta dalla Chiesa, che educava anche attraverso l’arte e la musica. Ma, con la crisi di fede, pure arte e musica sacra sono divenute vittime del kitsch.
San Marco in Lamis, cos'è giusto? Obbedire a Dio o agli uomini
Nel Nuovo Corso della Chiesa la salute del corpo è più importante di quella dell’anima, perciò il parroco incriminato per la processione a San Marco in Lamis ha dovuto scusarsi, ben sapendo che né il suo vescovo né gli altri presuli lo avrebbero difeso. Ai quali verrebbe da chiedere: perché non cambiate "mestiere"?
Castigo e conversione, il discernimento per giudicare
L'emergenza da Coronavirus ha messo in rete il tema del castigo di Dio su cui si sono ricollegate profezie e esempi di santi vescovi. Come giudicare? Con un vero discernimento per la conversione grazie a due fattori: l'esercizio del ministero episcopale depositario di «un carisma certo di verità» e il riconoscimento da parte del popolo della santità dei suoi vescovi. Oggi non sarebbe possibile qualcosa di analogo riguardo al Covid-19 perché un vescovo di una diocesi che parlasse come Gregorio Magno o Carlo Borromeo finirebbe nel tritacarne mediatico. Se ci sono dei castighi, allora, li portiamo a Cristo per chiedere che le sue piaghe ci guariscano non solo dai peccati ma anche dal Covid-19.