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Intervista

Zan e la destra immaginaria

Intervistato da Gay.it, l'on. Zan bolla il governo della Meloni come anti-Lgbt. Ma i fatti dicono altro.

Gender Watch 20_01_2024

Alessandro Zan, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro E noi splendiamo, invece. L'Italia che esiste e che resiste, è stato intervistato dal sito Gay.it.

Riportiamo uno stralcio di una sua risposta: «Oggi si sta provando a sdoganare i simboli del fascismo, le forme di violenza verbale in tv, con la scusa del politicamente corretto, quando in realtà questi sono liberi di esprimersi e buttare fuori tutto il loro odio. La destra, proprio nel suo DNA, si impegna da anni in una guerra culturale permanente e noi persone LGBTQIA+ siamo uno dei loro bersagli prediletti».

Dunque la destra italiana oggi sarebbe nemica dei gay. Ma non è così. Ogni rivoluzionario deve trovare un nemico anche quando non c’è. Il centro-destra governato dalla Meloni è tutto fuorchè anti-LGBT. Vuole eliminare la legge sulle unioni civili? No. Vuole opporsi all’omogenitorialità tramite stepchild adoption anche se vietata dalla legge? No. Vuole opporsi alla carriera alias per gli studenti anche se giuridicamente illegittima? No. Anzi ha approvato la carriera alias per il personale docente e non docente e per i dipendenti dell'amministrazione della Difesa. Il Ministro dell’istruzione Valditara inoltre aveva cooptato l’attivista LGBT Paola Concia per il progetto Educare alle relazioni. La destra della Meloni è gay friendly.

Ma il solo fatto che il governo abbia deciso di voler varare una legge per qualificare la pratica dell’utero in affitto come reato universale e per vietare l’omogenitorialità al di fuori del caso della stepchild adoption (ma il Ministro Roccella è un poco più liberale sul punto), ha fatto del governo un pericoloso nemico fascista da combattere (a margine: oggi se non sei ultraprogressista come la Schlein sei ipso facto fascista).

Lo ripetiamo: il nemico per i rivoluzionari – e l’on. Zan è un rivoluzionario seppur assai ammorbidito dall’imborghesimento generale – deve esistere, anche contro ogni evidenza, altrimenti come potrebbero fare la rivoluzione se tutti andiamo d’accordo?