Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Saba Archimandrita a cura di Ermes Dovico
LA CRONISTORIA

Vincent Lambert, tutte le tappe della vicenda

Il calvario di Vincent inizia il 29 settembre 2008, quando viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Châlons-en-Champagne, a seguito di un incidente stradale. La prima decisione di interrompere l’alimentazione arriva nel 2013, con il solo accordo della moglie e tutti gli altri familiari all’oscuro. Da lì è stato un susseguirsi di tentativi di eutanasia, con la complicità della giustizia francese e della Cedu.

Vita e bioetica 20_05_2019

 

GLI INIZI

29 settembre 2008 - Vincent Lambert, 32 anni, infermiere psichiatrico, è vittima di un grave incidente stradale. Viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Châlons-en-Champagne, dove si trova in stato di coma profondo. Uscito dal coma, rimane in una condizione di “coscienza minimale plus”.

5-12 luglio 2011 - Vincent viene ammesso al Coma Science Group dell’Università di Liegi. Il professor Steven Laureys conferma lo stato di “coscienza minimale plus” e raccomanda di stabilire un codice di comunicazione con Vincent, preso in carico dall’unità di cure palliative dell’ospedale di Reims.

Settembre 2012 - Il dottor Kariger permette che Vincent possa trascorrere alcuni giorni di vacanza nella casa paterna, spiegando che “Vincent non è un malato complesso”.

Ottobre 2012 - Il dottor Kariger decide di interrompere definitivamente la kinesiterapia.


IL PRIMO TENTATO OMICIDIO

5 aprile 2013 - Viviane Lambert chiede di parlare con i medici per fare il punto della situazione. I medici iniziano a prospettarle l’idea di “far partire” il figlio. La signora Viviane chiede di poter tornare con il marito (allora convalescente) per riparlarne. L’appuntamento verrà fissato per il 15 maggio, ma l’incontro non avverrà mai.

10 aprile 2013 - Con il solo accordo della moglie di Vincent, Rachel, l’équipe medica decide di arrestare l’alimentazione di Vincent e di ridurre l’idratazione a 200ml/24h. Nessun altro dei parenti è informato.

20 aprile 2013 - Uno dei fratelli si accorge che Vincent non viene più nutrito. Ne informa i genitori.

26 aprile 2013 - I genitori di Vincent mandano un ufficiale giudiziario, che chiede al dottor Kariger di riprendere la somministrazione dell’alimentazione e depositano una denuncia di tentato omicidio alla Procura della Repubblica per poter ottenere l’intervento delle forze dell’ordine. Il dottor Kariger continua a rifiutarsi.

11 maggio 2013 - Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne ingiunge all’ospedale di Reims di ristabilire regolare alimentazione e idratazione, dopo 31 giorni di interruzione. Il Tribunale disapprova il dottor Kariger quanto alla modalità con cui ha preso la decisione, essendosi dimenticato di informare i genitori.


SECONDO TENTATIVO

11 gennaio 2014 - Il dottor Kariger rende nota alla famiglia la sua decisione di interrompere i sostegni vitali di Vincent.

6 gennaio 2014 - Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne annulla nuovamente la decisione dell’ospedale, in quanto non sussiste alcuna “irragionevole ostinazione”. Il Tribunale ha inoltre ritenuto che “la prosecuzione dei trattamenti non è né inutile né sproporzionata e non ha come scopo il semplice mantenimento artificiale della vita”.


VINCENT CONDANNATO A MORTE DA CONSIGLIO DI STATO E CEDU

Fine gennaio 2014 - Il ministro della Sanità, Marisol Touraine, esorta la moglie di Vincent, Rachel, il nipote François e l’ospedale a fare appello al Consiglio di Stato francese.

14 febbraio 2014 - Il Consiglio di Stato chiede una nuova perizia medica da parte di tre specialisti in neuroscienze. La perizia verrà svolta dal 7 all’11 aprile all’ospedale della Pitié-Salpêtrière. I tre esperti esprimono nel rapporto la loro contrarietà alla morte di Vincent, la cui situazione non costituisce in se stessa un’ostinazione irragionevole. L’ospedale chiede che quest’affermazione venga rimossa dal Rapport, ma i medici richiedono che venga scritta.

23 giugno 2014 - Prevedendo la decisione del Consiglio di Stato, i genitori di Vincent decidono di fare ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu).

24 giugno 2014 - Il Consiglio di Stato giudica legale la decisione del dottor Kariger, ribaltando la sentenza del Tribunale Amministrativo. La Cedu riconosce la questione come di sua competenza e chiede la sospensione della decisione del Consiglio di Stato.

5 giugno 2015 - La Cedu conferma l’interruzione di alimentazione e idratazione per Vincent.

23 luglio 2015 - I medici decidono di non eseguire la decisione e chiedono un rappresentante legale per Vincent.

10 marzo 2016 - Rachel Lambert, nonostante sia parte in causa, viene designata come rappresentante legale del marito. In seguito, il 5 dicembre Vincent prova a vocalizzare davanti a dei testimoni.


TERZO TENTATIVO DI OMICIDIO

16 giugno 2016 - La Corte d’Appello di Nancy chiede all’ospedale una nuova consultazione.

9 aprile 2018 - Il dottor Vincent Sanchez, che ha sostituito il dottor Kariger nella presa in carico di Vincent, annuncia la decisione di interrompere nuovamente alimentazione e idratazione.

12 aprile 2018 - Viviane Lambert, dalle colonne di Le Figaro, chiede al presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, la grazia per il figlio. Nessuna risposta.

18 aprile 2018 - 70 medici, sempre su Le Figaro, chiedono che Vincent venga trasferito in un’unità specializzata e denunciano il tentativo di eutanasia.

20 aprile 2018 - Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne ordina una perizia preliminare.

6 giugno 2018 - Viviane Lambert scrive per la seconda volta a Macron. Nessuna risposta.

15 giugno 2018 - I tre esperti decidono di non proseguire, avvertendo troppe pressioni e riconoscendo che la perizia richiederebbe un periodo di osservazione più lungo di quello concesso (poco più di un giorno), indicando altri medici maggiormente competenti al riguardo.

2 luglio 2018 - Il Tribunale Amministrativo ordina una nuova perizia.

22 novembre 2018 - Gli esperti rilevano uno stato vegetativo cronico, giudizio che viene subito contestato da numerosi medici specialisti per la modalità di svolgimento della perizia. Gli esperti nel contempo constatano che “corrispondere ai bisogni fondamentali primari (alimentazione, idratazione) non rientra per Vincent Lambert nell’ambito di un accanimento terapeutico o di una irragionevole ostinazione”.

QUARTO TENTATIVO DI OMICIDIO

31 gennaio 2019 - Il Tribunale Amministrativo conferma l’interruzione di alimentazione e idratazione per Vincent.

24 aprile 2019 - Il Consiglio di Stato conferma la decisione del Tribunale Amministrativo.

30 aprile 2019 - La Corte europea dei diritti dell’uomo rigetta la richiesta dei genitori di Vincent.

3 maggio 2019 - Il Comitato dell’Onu per i diritti delle persone disabili chiede alla Francia di sospendere la decisione di interrompere i sostegni vitali. Lo Stato francese non intende ascoltare la richiesta.

10 maggio 2019 - Il dottor Sanchez scrive alla famiglia per rendere noto che l’inizio del processo eutanasico inizierà lunedì 20 maggio.

17 maggio 2019 - Il Comitato dell’Onu torna a chiedere alla Francia di non procedere all’interruzione di alimentazione e idratazione.