Una prima ipotesi positiva
Non è umano arrendersi, ci ammonisce Leopardi, che in una sua operetta morale ci offre – come già Platone, Chrétien de Troyes e Dante – un’ipotesi per la ricerca della felicità.
Che senso ha faticare, se la vita sembra un mare in tempesta? Leopardi ci mette davanti a questa domanda con la sua lucida analisi dell’esistenza. Potremmo lasciarci andare allo scoramento, seguendo il gregge che rinuncia a cercare. Eppure, proprio Leopardi ci ammonisce: non è umano arrendersi. Ci offre lui stesso una prima ipotesi positiva alla ricerca della felicità nell’operetta morale Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez. Già prima di lui Platone, Chrétien de Troyes, Dante avevano individuato un’ipotesi simile.
Il piacere figlio d’affanno non è gioia vera
Ne La quiete dopo la tempesta Leopardi descrive la situazione di recuperata gioia di vivere che si assapora dopo una circostanza dolorosa. Mounier e Manzoni, invece, raccontano della grazia che passa anche attraverso il dolore.

