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Religiosi rapiti

Un sacerdote liberato e un catechista rapito in Nigeria

Don Olofinlade è stato liberato dai suoi rapitori dopo tre giorni, mentre il catechista Kefas Ishaya è tuttora nelle mani dei malviventi che l’hanno sequestrato

 

È stato rilasciato la sera del 17 gennaio don Michael Olubunimi Olofinlade, rapito in Nigeria il 14 gennaio da uomini armati non identificati nello stato sud occidentale di Ekiti. Il rapimento, sicuramente a scopo di estorsione, è avvenuto mentre stava tornando alla chiesa cattolica di San Giorgio, a Omu Ekiti, di cui è parroco. Si sa poco altro del sequestro. Non si sa se sia stato pagato un riscatto. Neanche sulle condizioni di don Olofinlade dopo la liberazione si hanno notizie certe, salvo il fatto che è stato necessario il suo ricovero in ospedale. La gioia per la buona notizia è durata poco. Il 19 gennaio nello infatti dei malviventi hanno attaccato la residenza di padre Joseph Shekari, parroco della chiesa cattolica di Santa Monica a Ikulu-Pari, nello stato centro settentrionale di Kaduna. Hanno sfondato la porta di ingresso della struttura con pietre e colpi di arma da fuoco. Sparando in aria sono poi entrati in chiesa, nella scuola e nell’abitazione del parroco, alla sua ricerca. “Hanno subito fatto irruzione mettendo a soqquadro e saccheggiando – raccontano dei testimoni – hanno controllato sotto i letti, negli armadi, nei bagni e in cucina”. Padre Joseph però in quel momento era assente. Al suo posto hanno prelevato un catechista, Kefas Ishaya e lo hanno portato via dileguandosi nella boscaglia. Ancora di lui non si hanno notizie. Padre Shekari era stato rapito il 6 febbraio del 2022. Anche allora uomini armati avevano fatto irruzione nella casa parrocchiale di sera. Lo avevano liberato il giorno successivo.