Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sacro Cuore di Gesù a cura di Ermes Dovico
PERù

Un miracolo eucaristico lega Leone XIV a Carlo Acutis

Ascolta la versione audio dell'articolo

Da vescovo di Chiclayo il Papa si è molto prodigato per il riconoscimento ufficiale di un doppio miracolo eucaristico avvenuto in quella diocesi nel XVII secolo, e diventato noto nel mondo grazie alla mostra virtuale del prossimo santo Carlo Acutis. 

Ecclesia 27_06_2025

Forse al professor Andrea Grillo, noto liturgista del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma, non farà piacere sapere che la devozione per i miracoli eucaristici da lui contestata al futuro santo Carlo Acutis è un tratto che caratterizza anche Leone XIV.

Pochi giorni fa il nuovo Papa ha ricevuto in udienza il suo predecessore alla guida della diocesi di Chiclayo, monsignor Jesús Moliné Labarta. Proprio il vescovo e missionario spagnolo ha rivelato quanto Prevost sia legato ad un luogo di devozione eucaristica. La cittadina peruviana di Eten si trova proprio all'interno dei confini della diocesi di Chiclayo ed è qui che secondo la tradizione sarebbe apparso il Divino Bambino nel Santissimo Sacramento in occasione della solennità del Corpus Domini il 2 giugno 1649.

Il miracolo eucaristico si verificò in una chiesa strapiena, davanti agli occhi anche del parroco e del sindaco. Un evento raccontato in 44 pagine conservate negli archivi del convento della provincia francescana. La scena viene così descritta: «Era un bambino, dalla vita in su, con volto e corpo umani, capelli biondi e vestiti viola... Tutto il paese ripeteva "Miracolo! Miracolo!"»

Il 22 luglio di quello stesso anno le cronache riportano un nuovo miracolo: Gesù riapparve nell'ostia di fronte ai religiosi che l'avevano spostata in un altro tabernacolo. Si tratta dell'unico miracolo eucaristico segnalato in Perù e su cui sono state raccolte più di 20 mila testimonianze di fede: nel 2019 fu proprio l'allora monsignor Robert Francis Prevost, in quanto vescovo di Chiclayo, a inviarle a Roma al suo predecessore Francesco. Quando guidava la diocesi peruviana fu lui a richiedere il riconoscimento del miracolo eucaristico.

Ma se questi due straordinari episodi collocati nel XVII secolo e ancora vivi nella vita di fede dei peruviani sono oggi noti in tutto il mondo lo si deve al beato Carlo Acutis. Il futuro santo morto nel 2006 aveva infatti inserito il miracolo di Eten nella sua mostra virtuale che gli è valsa le critiche del liturgista Grillo che ha parlato di «maleducazione eucaristica».

Come ha rivelato monsignor Moliné Labarta, Prevost non è solo il vescovo che ha chiesto il riconoscimento ufficiale per Eten ma è anche molto affezionato alla devozione per El niño del milagro. È presumibile che la sua teologia eucaristica non sia troppo lontana da quella di Acutis, definita da Grillo «così vecchia, così pesante, ossessiva».

D’altronde, più delle parole, parlano le immagini della processione del Corpus Domini da San Giovanni in Laterano a Santa Maria Maggiore. Il caldo non ha dissuaso il Papa dal fare tutto il percorso, braccia alzate e l’ostensorio in mano senza avere cambi. Inginocchiato nell’adorazione, Leone ha dato ancora più forza al messaggio pronunciato in occasione della solennità: «Nell’Eucaristia, tra noi e Dio, avviene proprio questo – ha spiegato il pontefice – il Signore accoglie e santifica il pane e il vino che noi mettiamo sull’Altare e li trasforma nel Corpo e nel Sangue di Cristo, Sacrificio d’amore per la salvezza del mondo».



IL LIBRO

Carlo Acutis nel racconto dei suoi genitori

03_10_2023 Fabio Piemonte

"Trasmettere la fede alla scuola di nostro figlio Carlo Acutis" è un’intervista di padre Giorgio Carbone ad Andrea Acutis e Antonia Salzano. «Con Carlo abbiamo visto con mano che la santità è una realtà». Dalle loro preziose confidenze emerge la grandezza di una vita quotidiana resa straordinaria dal profumo di Cristo: «Con Carlo abbiamo visto che la santità è una realtà».

OGGI LA BEATIFICAZIONE

Ecco la piccola via di Carlo Acutis alla santità

Oggi presso la Basilica superiore di San Francesco ad Assisi sarà proclamato beato Carlo Acutis. Già chiamato dal popolo il Patrono di Internet, il giovanissimo ragazzo milanese seppe usare persino i nuovi mezzi di comunicazione a vantaggio delle anime, per il Regno di Dio. Ma il segreto che lo portò dritto in Paradiso fu uno solo e fu più reale che mai: l’amore esclusivo per l’Eucaristia, Cuore vivo di Gesù.