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corsi e ricorsi

Un cavallo per Leone XIV e un elefante per Leone X

Il purosangue arabo è un dono di una delegazione polacca. Cinque secoli fa papa de' Medici ricevette un pachiderma, omaggio del re del Portogallo.

Borgo Pio 16_10_2025
Foto Vatican Media/LaPresse

Si chiama Proton, ed è un purosangue arabo dal bianco manto  "papale", donato ieri a Leone XIV prima dell'udienza generale da Andrzej Michalski, presidente dell'omonimo allevamento polacco, che in occasione del trentennale ha presentato al Papa le attività della struttura, tra cui l'ippoterapia per bambini disabili.

«Il Papa era molto compiaciuto, lo abbiamo portato insieme, tenendolo per le briglie e facendogli fare un breve giro. Lui era molto soddisfatto, noi eravamo molto contenti», ha raccontato Michalski a Vatican News. L'idea è nata vedendo le foto a cavallo dell'allora vescovo Prevost in Perù. Adesso Proton è a Castel Gandolfo e chissà che Leone non torni a cavalcare...

Ben più singolare fu il dono ricevuto da un papa omonimo, Leone X, al secolo Giovanni de' Medici (figlio del Magnifico), che il re Manuele I del Portogallo volle omaggiare nientemeno che con un elefante proveniente dall'isola di Ceylon. Il pachiderma, chiamato Annone, giunse nell'Urbe il 12 marzo 1514, suscitando la curiosità e la gioia dei romani e ispirando vari artisti, tra cui Raffaello. La sua permanenza a Roma fu purtroppo breve: il clima dell'Urbe lo condusse alla morte il 16 giugno 1516. Leone X era accanto a lui e probabilmente Annone è stato l'unico animale della storia a morire vegliato da un Papa.