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Torna la Scuola di Dottrina sociale, con i vescovi Suetta e Crepaldi

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Si intitola “Vere e false emergenze, vere e false conversioni” la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa organizzata per questo autunno da Osservatorio Van Thuân e Bussola. Una Scuola in una fase di grande distrazione ecclesiale su questi temi. Iscrizioni aperte.
- VIDEO: Vere e false emergenze, di Riccardo Cascioli

Ecclesia 12_09_2023

Torna la Scuola nazionale di Dottrina sociale della Chiesa, che verrà aperta il 6 ottobre prossimo dal vescovo Antonio Suetta e chiusa, il 15 dicembre, dal vescovo Giampaolo Crepaldi. Tra i due vescovi, le lezioni di Paolo Bellavite, Riccardo Cascioli, Stefano Fontana, Stefano Magni, Furio Pesci, Tommaso Scandroglio, don Alberto Strumia, Aldo Rocco Vitale. Titolo generale della Scuola di questo autunno 2023: “Vere e false emergenze, vere e false conversioni”. Vi invitiamo a vedere il programma (clicca QUI per il programma completo) e ad iscrivervi [(inviando un'email a: scuole.ossvanthuan@gmail.com) (per il pagamento clicca QUI)].

Ormai abbiamo capito che le emergenze sono un instrumentum regni, un modo per poter esercitare il potere, favorendo la paura che immobilizza l’intelligenza e chiede solo protezione. La paura indotta paralizza il cittadino, lo spinge ad atteggiamenti irriflessi e ritualisti, lo mobilita contro un ipotetico nemico, lo recluta nella guerra organizzata dal potere, spegne la sua capacità critica, colpevolizza il dissenso, induce alla delazione e divide il campo in due fazioni, perfino dentro le famiglie. Con la paura indotta, il cittadino è spinto ad aggregarsi ma rimane solo e isolato, perché la paura attanaglia i sentimenti. Con la mascherina ci si sente in tanti, ma sotto la mascherina ci si sente soli. La paura provocata dalle emergenze indotte genera il piacere di essere controllati, schedati, profilati, limitati nelle libertà e ci dispone ad accettare qualsiasi esito, purché l’emergenza finisca. Le false emergenze non vogliono solo cittadini obbedienti, ma anche cittadini convinti delle disposizioni per fronteggiarle. Vogliono cittadini devoti e credenti nel valore assoluto della Prevenzione-Ad-Ogni-Costo. Prevenzione che, come principio, può poi essere applicata a tutti i settori della vita sociale, dando vita alla “società palliativa”, necessaria per una società di “malati permanenti”. La società palliativa è quella che predispone fino al dettaglio come tu debba vivere per poter essere sano e felice, dato che ti presuppone cronicamente malato e infelice.

Queste sono le false emergenze che creano false paure e false religioni della salute pubblica. Loro scopo è anche nascondere le vere emergenze, che da anni sono denunciate da inascoltati profeti, ma programmaticamente trascurate dal Leviatano di turno. Le vere emergenze sono quelle di riprendere contatto con la natura umana e con i fini ad essa pertinenti, quelle che reagiscono all’ordine del disordine, che lottano contro lo stravolgimento dell’abc della logica e della morale, che non accettano che il diverso sia uguale e che il sotto stia sopra, che il salvatore sia chi ha bisogno di essere salvato, e che l’aguzzino sia, in fondo, la vera vittima. Tutte le emergenze vere alla fine si concentrano nell’emergenza della verità.

L’immagine di copertina della locandina ci ripropone la conversione di san Paolo. Perché come ci sono vere e false emergenze, ci sono vere e false conversioni. Soprattutto c’è la conversione al mondo e ai suoi padroni e c’è la conversione a Cristo. Ci sono le conversioni alle varie “transizioni” motivate appunto dalle emergenze indotte, ma si tratta di transizioni mondane che usurpano il vero concetto della parola “conversione” e lo deformano. C’è la vera conversione, quella a Cristo, che veramente libera da tutte le false emergenze perché cambia completamente il quadro di riferimento in cui inserirle. Troppo spesso, in questa nostra epoca, le conversioni per la “salute” hanno preso il posto anche tra i cattolici delle conversioni per la “salvezza”.

Si capisce così la trama della Scuola nazionale di Dottrina sociale della Chiesa di questo autunno 2023, in un momento di grande distrazione della Chiesa su questi temi, mentre coloro che governano la politica (anche dall’ombra) affinano le loro tattiche e compattano le loro risorse. Le lezioni della Scuola potranno aiutarci a non lasciarci ingannare, a liberarci dai condizionamenti prefabbricati, ad attingere luce e ispirazione non dai Forum della nuova società globalista, ma dai princìpi della Dottrina sociale della Chiesa.

Da diversi anni ormai l’Osservatorio cardinale Van Thuân e la Nuova Bussola Quotidiana organizzano insieme questa Scuola nazionale. In primavera va in onda la versione sui fondamenti e i princìpi, in autunno quella sulle direttive di azione. Più dottrinale e fondativa la prima, più pratica e applicativa la seconda. Nella primavera di quest’anno abbiamo approfondito l’insegnamento sociale di Benedetto XVI; nella primavera del 2022 abbiamo intessuto una storia della Dottrina sociale attraverso i principali documenti. Queste e altre Scuole già effettuate sono ancora a disposizione per chi ne fosse interessato.