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Melbourne

"Quella volta che Pell bloccò la lobby gay a St. Patrick..."
INTERVISTA / MONS. PETER J. ELLIOTT

"Quella volta che Pell bloccò la lobby gay a St. Patrick..."

Era etichettato come “anti-gay”, ma in realtà promosse importanti azioni pastorali per i malati di AIDS. Non li giudicava, ma era compassionevole e voleva che fossero curati bene. Non aveva paura di nessuno. Voleva essere ricordato soltanto come un pastore che ha compiuto il suo dovere per Dio e in mezzo al popolo di Dio. Mons. Peter J. Elliott, il migliore amico del cardinal Pell e suo ausiliare a Melbourne, parla a La Nuova Bussola.


«Io, dall'Australia, vi dico che il cardinale Pell è innocente»
ABUSI SESSUALI

«Io, dall'Australia, vi dico che il cardinale Pell è innocente»

«Conosco molto bene la cattedrale di Melbourne, molto spesso sono andata a Messa lì ed è impossibile commettere un abuso nelle circostanze raccontate in tribunale». «La crisi della Chiesa australiana fa da sfondo alla sua condanna: da anni, l'intellighenzia nazionale e una parte dello stesso clero attaccavano il cardinale per le sue posizioni conservatrici e l'ambiente gay gli aveva dichiarato guerra da un ventennio, proprio dal 1996, anno in cui avrebbe commesso il crimine di cui è accusato». Ecco la testimonianza di una docente australiana che conosce bene il cardinale Pell e la situazione della Chiesa in Australia. 
- THE ORIGINAL LETTER (IN ENGLISH)


Cardinal Pell is innocent, that's why
LETTER FROM AUSTRALIA

Cardinal Pell is innocent, that's why

«I don’t believe that justice was served in this jury trial. It has all the smell of a ritual sacrifice for an ugly agenda». «In 1996 Pell refused the communion to a gay crowd that disrupted a mass. The homosexualist agenda in Church and Society has been gunning for him ever since». «Also within the Australian Church, there is a large party of hostility to Pell. Many of these will be aging clergy of the Spirit of the Seventies».