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Archie battersbee

L’Onu indaga se il Regno Unito ha violato i diritti di Archie
IL CASO

L’Onu indaga se il Regno Unito ha violato i diritti di Archie

A otto mesi dalla morte di Archie Battersbee, ucciso per il distacco dei supporti vitali nonostante l’opposizione della famiglia, il Comitato Onu per i diritti delle persone con disabilità ha deciso che valuterà se il Regno Unito ha violato il diritto alla vita e alle cure del dodicenne. Non si escludono sanzioni per il Paese.


In Inghilterra il “best interests” avrebbe ucciso anche Schumacher
DUE P(A)ESI E DUE MISURE

In Inghilterra il “best interests” avrebbe ucciso anche Schumacher

Michael Schumacher è gravemente disabile ma vivo, anche grazie a sua moglie, mentre alla famiglia di Archie Battersbee i tribunali e i protocolli inglesi hanno impedito di prendersene cura in nome della “dignità”. Due casi simili con una differenza di fondo: il Paese in cui è avvenuto l’incidente.


Morte cerebrale e dignità, le domande del caso Archie Battersbee
DOPO LA MORTE

Morte cerebrale e dignità, le domande del caso Archie Battersbee

Tra le tante questioni sollevate dalla vicenda del caso Archie Battersbee, il 12enne morto sabato scorso in un ospedale di Londra dopo il distacco del ventilatore voluto dai medici e ordinato dai giudici, merita sottolineare le  strumentalizzazioni della morte cerebrale. E l'ambiguità del concetto di dignità umana.


Archie, Cappato e quella generale assuefazione alla morte
ALCUNE DOMANDE

Archie, Cappato e quella generale assuefazione alla morte

Non possiamo nasconderci che la terribile vicenda di Archie Battersbee stia passando nella generale indifferenza, così come le iniziative mortifere di Marco Cappato. Si respira un senso di assuefazione e di rassegnazione, ci stiamo abituando alla morte e alla schiavitù dal Potere. È tempo di farci qualche domanda...
- PER ARCHIE È FINITA, di Riccardo Cascioli


Archie Battersbee, pollice verso dalla Corte Europea. Ora è finita
REGNO UNITO

Archie Battersbee, pollice verso dalla Corte Europea. Ora è finita

Con il rigetto dell'appello da parte della Corte Europea dei diritti umani, è fallito anche l'ultimo, disperato, tentativo, di sospendere il distacco del ventilatore da Archie Battersbee, il 12enne in coma dal 7 aprile scorso che medici e giudici vogliono far morire nel suo "miglior interesse". La battaglia si è allora spostata sulla richiesta di Hollie Dance, la madre di Archie, del trasferimento di Archie in un hospice per vivere le ultime ore. Udienza in tribunale aggiornata al 5 agosto. 
Aggiornamento 5 agosto ore 13: esito negativo per la famiglia, l'ospedale toglierà la ventilazione alle 21 ora italiana.

- ORA NON C'È PROPRIO PIÙ SCAMPO. ARCHIE BATTERSBEE DEVE MORIRE, di Riccardo Cascioli
- SENTENZA SENZA APPELLO PER ARCHIE, di Patricia Gooding Williams 
- FISSATA L'ESECUZIONE DI ARCHIE, di Patricia Gooding Williams
- L'AGGHIACCIANTE LETTERA DELL'OSPEDALE 


Ora non c'è proprio più scampo. Archie Battersbee deve morire
REGNO UNITO

Ora non c'è proprio più scampo. Archie Battersbee deve morire

Respinto anche l'estremo appello alla Corte Suprema britannica, che ha dato ragione ai medici che giudicano la morte nel suo "miglior interesse", per Archie Battersbee non c'è più speranza: alle 11 (le 12 ora italiana) inizierà il distacco dei sostegni vitali, malgrado sia stato annunciato un ultimo disperato tentativo alla Corte Europea dei Diritti Umani. Sentenza «brutale e vergognosa», la reazione di Hollie Dance, la coraggiosa mamma del 12enne in coma dal 7 aprile, che ha detto che comunque combatterà «fino all'ultimo minuto per suo figlio».
- SENTENZA SENZA APPELLO PER ARCHIE, di Patricia Gooding Williams 
- FISSATA L'ESECUZIONE DI ARCHIE, di Patricia Gooding Williams
- L'AGGHIACCIANTE LETTERA DELL'OSPEDALE


Fissata per oggi la “esecuzione” di Archie Battersbee
REGNO UNITO

Fissata per oggi la “esecuzione” di Archie Battersbee

Un’agghiacciante lettera del Royal London Hospital ai genitori del 12enne in coma dettaglia passo per passo la procedura con cui il bambino verrà portato alla morte, concedendo ai genitori di stringerlo a loro mentre muore. Una barbarie che si veste di compassione. Solo un intervento in extremis del governo britannico, che sollecitato dall’ONU ha chiesto un parere all’Alta Corte, potrebbe sospendere l’attuazione della sentenza dei giudici. 
- L'AGGHIACCIANTE LETTERA DELL'OSPEDALE


Uccideremo Archie, ma "delicatamente"
IL DOCUMENTO

Uccideremo Archie, ma "delicatamente"

Vita e bioetica 01_08_2022

Ore contate per Archie Battersbee: la sentenza di morte del giudice Hayden verrà eseguita alle 14:00, contro il parere dei genitori. Le concessioni all'affetto della famiglia rendono ancora più agghiacciante il protocollo ospedaliero evidenziando l'ipocrisia di una società che uccide i più deboli in nome della "dignità". Di seguito la traduzione integrale.


Archie, no del giudice, ma la battaglia per la vita continua
Diritto alla vita

Archie, no del giudice, ma la battaglia per la vita continua

La sentenza dell’Alta Corte di Londra del 15 luglio ha dato ancora ragione ai medici del Royal London Hospital che vogliono togliere i sostegni vitali al 12enne in coma dopo un incidente domestico. Pronto un nuovo ricorso dei familiari, ma intanto i giudici tentano di facilitare la morte ritoccando il criterio della morte cerebrale e del “best interests”.


Il grido della madre: “Vogliono uccidere Archie Battersbee. Fermateli”
INTERVISTA / HOLLIE DANCE

Il grido della madre: “Vogliono uccidere Archie Battersbee. Fermateli”

Dopo la sentenza che autorizza a togliere i supporti vitali al 12enne con gravi lesioni cerebrali, i familiari di Archie ricorrono in appello e denunciano la collusione tra giudici e medici e le gravi inadempienze del London Royal Hospital: “Lo considerano morto in base a una semplice risonanza magnetica”. “Da subito erano più interessati ai suoi organi che non a salvarlo”. "Lo stanno facendo morire di fame". 


Archie, un altro bambino vittima del “best interests”
REGNO UNITO

Archie, un altro bambino vittima del “best interests”

Dodici anni, lesioni cerebrali da soffocamento, la famiglia ha ingaggiato una battaglia legale con i medici dell’ospedale di Londra dove è ricoverato e che vogliono farlo morire. Nel giro di pochi giorni – dopo un test pericoloso – potrebbe arrivare la sentenza definitiva. E c’è anche la conversione al cattolicesimo di tutta la famiglia dopo l’incidente.