Se la volontà offusca la verità
La gente rimaneva stupita (Mt 13,54)
In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità. (Mt 13,54-58)
Molti trovano scuse per non credere in Gesù. Alla base di questo atteggiamento c’è spesso un pregiudizio radicato. Dio ha messo in ogni essere umano un’anima capace di ragionare, orientata verso la verità, e una volontà, attratta dal bene. Ma quando scegliamo autonomamente cosa ritenere buono per noi, la volontà prende il sopravvento sull’intelligenza, che si oscura e non riesce più a riconoscere la verità proprio come accadde a molti tra i suoi compaesani. E tu, riesci a distinguere ciò che vuoi da ciò che è vero? Stai davvero cercando Gesù o ti fermi a ciò che ti è più comodo credere?