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UCRAINA

Se comunismo e nazismo pari sono. Per legge

Dal punto di vista della pura contabilità, non ci sono dubbi: ne ha ammazzati di più il comunismo di Stalin e Mao Tse Tung: 100 milioni di vittime, secondo Stephane Courtois, autore del celebre Libro nero del comunismo.  Contro “appena” una decina di milioni fatta fuori dai nazisti: sei milioni solo gli ebrei ammazzati nei lager.

Editoriali 11_04_2015
La legge dell'Ucraina mette fuori legge nazismo e comunismo

Dal punto di vista della pura contabilità, non ci sono dubbi: ne ha ammazzati di più il comunismo di Stalin e Mao Tse Tung: 100 milioni di vittime, secondo Stephane Courtois, autore del celebre Libro nero del comunismo. Contro “appena” una decina di milioni fatti fuori dai nazisti: sei milioni solo gli ebrei ammazzati nei lager di sterminio. I regimi comunisti, poi, non sono finiti con il crollo del Muro di Berlino e il disgregamento dell’Urss: continuano in diverse parti del mondo (Cina, Vietnam, Corea del Nord, Laos e Cuba) in un inarrestabile work in progress di morti e oppressione. Come si vede, se il giudizio della storia è ancora parziale e attende che si chiudano ancora gli ultimi conti sugli epigoni del Novecento, quello della cronaca (nera) è già chiaro.

A pareggiare i bilanci, ci ha pensato il Parlamento dell’Ucraina che ha varato a larga maggioranza (254 parlamentari della Rada sui 307 presenti) una legge che equipara i crimini dei due totalitarismi, mettendo la memoria di ambedue fuorilegge. La normativa vieta i simboli della croce uncinata e della falce e martello, come anche la negazione del loro carattere “criminale”. Per chi infrange tali norme la pena prevista arriva fino a 5 anni di carcere. La cosa ha provocato una reazione sdegnata del  Centro Wiesenthal di Gerusalemme e del suo direttore Efraim Zuroff. Una decisione "oltraggiosa...una grande bugia che trasforma i carnefici in vittime". Zuroff dice che "la decisione del Parlamento cerca di deviare l’attenzione dei crimini dell’Ucraina durante la Shoah ed equipara falsamente nazismo e comunismo" dimenticando che l’Urss diede un grande contributo alla sconfitta del nazionalsocialismo. Beh, il presidente ha certamente ragione quando ricorda la “cattiva” coscienza di Kiev, come scrive anche Fiamma Nirenstein sul Giornale: "gli ucraini furono volenterosi carnefici di Hitler pur soffrendone l’invasione, a BabiYar, una delle più spaventose stragi naziste, la polizia ausiliaria ucraina fece la sua parte. Gli ebrei uccisi in Ucraina sfiorano il milione".

Ma l’indignazione ebraica processa le intenzione ed è ingiusta soprattutto con la storia. Che l’Ucraina abbia patito le atrocità della dominazione sovietica (dal 1917 al 1991) non può esserle certo addebitato come colpa e neppure il fatto che abbia voluto vendicare in parte la strage comunista negli Anni ‘30 di contadini: in 5 milioni vennero massacrati dai sovietici, con donne e bambini lasciati morire di fame, una delle più spietate stragi di innocenti. Probabile anche che l’attuale guerra con Mosca abbia accelerato l’approvazione della legge sulla parità di nazismo e comunismo. Ma le radici eugenetiche, il dominio razziale e i miti ariani del nazismo non possono certo essere invocati, come fa invece il Centro Wiesenthal, per catalizzare tutto l’orrore che invece il comunismo non meriterebbe per le sue origini utopiche ed egualitarie. Ma questa è appunto la sua diabolica forza: non solo sistema di potere ma anche cultura. Capace di affascinare anche coloro che ne conoscevano le brutalità. Un potere di seduzione che il nazismo non ha mai avuto. 

Il comunismo è il pensiero totalitario originario: la sua idea base è quello di risolvere il singolo nella collettività: si è realizzato storicamente stabilendo il dominio intellettuale sociale economico e politico del potere del partito e dello Stato sulla persona. E' stato il più grande tentativo di distruggere il cristianesimo (oggi lo contende all’islam radicale). Il nazismo, si è rivolto contro gli ebrei, il comunismo ha dominato molti popoli. Il nazismo è la metafisica della volontà di potenza, il comunismo è la falsificazione della verità salvifica per realizzare la totale socializzazione dell'umanità. Il nazismo viene dopo il comunismo, è la risposta della Germania di Hitler alla Russia di Stalin, come ha scritto lo storico Ernst Nolte.

Per questo appaiono incomprensibili le proteste del centro ebraico di Gerusalemme. Non è un caso se a Roma, alla vigilia della Festa della Liberazione dal nazifascismo, la brigate degli ebrei che partecipò alla resistenza gli ex deportati abbiano annunciato di voler disertare le cerimonie dato che al corteo ci saranno anche gruppi pro Palestina e filo Hamas: "I palestinesi che chiedono di essere al corteo, durante la guerra erano alleati dei nazisti". Gli ebrei italiani, quindi, non disdegnerebbero una legge come quella ucraina. Infatti, che hanno a che fare con la lotta alla dittatura quelli che vent’anni dopo il tonfo delle barriere architettoniche del socialismo reale, continuano a definirsi comunisti? Si può partecipare al gran ballo dell’antifascismo e poi continuare a vezzeggiare i rais viventi della stessa famiglia, anche se portano insegne di diverso colore? 

Il Pci ebbe almeno il pudore di cambiare nome. Ma come fanno quelli del Manifesto a definirsi quotidiano comunista? O di Rifondazione che ancora oggi non provano vergogna ad esibire ancora falci e martello, le stelle e bandiere rosse.  Che c’entrano loro? Sarebbe come se a festeggiare la caduta del nazismo ci fossero i nazionalsocialisti riformati o il Movimento dei giovani hitleriani rifondati. Ed è davvero curioso che in Europa la svastica e i fasci siano banditi (giustamente), mentre la falce e il martello incrociati possano sventolare senza disagio. Saranno gli stessi che, c’è da scommettere, tra qualche anno pretenderanno un posto in prima fila alla cerimonia d’addio del castrismo o del comunismo cinese. Ci siamo abituati: ‘sti fanatici del comunismo da fiction sono perennemente in ritardo sulla realtà. Il loro 25 aprile sarà quello del 2289 quando anche l’ultimo mattone della Muraglia cinese sarà stato venduto all’asta su ebay.