Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Ambrogio a cura di Ermes Dovico

San Venceslao

Da duca di Boemia, si adoperò per ristabilire l’ordine e, con l’aiuto di missionari tedeschi, ne riprese l’opera di cristianizzazione. Rimase vittima di un complotto interno. È patrono di Repubblica Ceca e Slovacchia.

Santo del giorno 28_09_2024 English Español

È una storia nella storia quella di san Venceslao (907-935), figlio del duca di Boemia, vissuto in una terra in cui il cristianesimo stava iniziando a diffondersi grazie all’evangelizzazione dei popoli slavi avviata pochi decenni prima dai santi Cirillo e Metodio. Sua nonna paterna era santa Ludmilla, una convertita che lo educò cristianamente, avversata dalla nuora pagana Dragomira. Alla morte del padre nel 921, Venceslao era ancora troppo giovane per guidare il suo popolo. E così la madre assunse la reggenza, promuovendo una serie di misure fortemente ostili al culto e all’insegnamento cristiano. In congiura con altri nobili pagani, Dragomira fece pure strangolare la suocera Ludmilla e cercò di favorire il figlio più piccolo, Boleslao.

Le cose cambiarono quando Venceslao raggiunse l’età per governare. Il giovane si adoperò per ristabilire l’ordine in Boemia e, con l’aiuto di missionari tedeschi, ne riprese l’opera di cristianizzazione. Riscattò una moltitudine di schiavi pagani in vendita a Praga e li fece battezzare. Digiunava, partecipava con fervore alle funzioni religiose, portava il cilicio e si faceva apprezzare per il coraggio. Quando il principe Radislao invase con l’esercito le sue terre, Venceslao gli propose un duello per risolvere la questione senza spargere il sangue dei soldati.

Come la nonna, rimase vittima di un complotto interno, che alle ragioni di potere univa forse anche motivi religiosi. Il fratello lo invitò nel castello della sua città, Stará Boleslav, e la mattina del 28 settembre 935, mentre Venceslao si recava in chiesa per la consueta recita del Mattutino, lo assalì alle spalle. La tradizione narra che il santo parò l’assalto e avrebbe potuto colpire di spada Boleslao: «Potrei ucciderti, ma la mano di un servo di Dio non può macchiarsi di fratricidio», disse Venceslao, che fu ucciso pochi istanti dopo dai sicari del fratello. Boleslao poi si pentì e finì per favorire la diffusione del cristianesimo in Boemia.

Patrono di: Repubblica Ceca e Slovacchia