Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Felice di Como a cura di Ermes Dovico
bussola e van thuan insieme

Ritorna la scuola di dottrina sociale

Ascolta la versione audio dell'articolo

Venerdì 17 ottobre alle ore 21 avrà inizio la nuova Scuola Nazionale di Dottrina sociale della Chiesa organizzata da La Nuova Bussola Quotidiana e dall’Osservatorio card. Van Thuân. Il tema sarà “Il nuovo disordine mondiale. La geopolitica prossima ventura”. Tutte le INFO

Editoriali 08_10_2025

Venerdì 17 ottobre alle ore 21 avrà inizio la nuova Scuola Nazionale di Dottrina sociale della Chiesa organizzata, come ormai da diversi anni, da La Nuova Bussola Quotidiana e dall’Osservatorio card. Van Thuân. Il tema generale per questa edizione di autunno 2025 è “Il nuovo disordine mondiale. La geopolitica prossima ventura”. Non c’è bisogno di spendere molte parole per giustificare la scelta dell’argomento di quest’anno, i fatti che stiamo vivendo ci dicono che nessun’altro tema è così attuale.

La Scuola si svolgerà per dieci lezioni on line e rappresenta quindi un percorso articolato e completo. Verranno toccati tutti gli aspetti dell’attuale cambiamento globale della geopolitica da parte di specialisti dei vari settori e tramite anche la discussione tra i partecipanti e i relatori. Il punto di vista assunto è sempre quello della Dottrina sociale della Chiesa. Di solito non si ritiene che le dinamiche internazionali e, come oggi si dice, globali siano un tema rilevante per la Dottrina sociale, che viene reputata più adatta a parlare di lavoro, famiglia, di società … In realtà le cose non stanno così. Se pensiamo per esempio al tema della pace e della guerra, la dottrina politica cattolica ha elaborato una teoria molto solida e fondata sull’esperienza oltre che sulla riflessione alla luce della fede. Sarebbe improprio liquidare questo insegnamento come ingenuamente “pacifista”.

Sulle relazioni internazionali la Dottrina sociale cattolica ha elaborato molti principi orientativi della prassi, riflettendo sulle caratteristiche “naturali” di un ordine sovranazionale che deve tenere conto dei diritti naturali dei popoli e delle nazioni e, se deve perseguire il bene comune dell’intero genere umano, ciò non significa che ammetta un super Stato planetario, nemmeno nella formula attuale di una “governance globale”. Anche le istituzioni politiche sovranazionali, come l’Unione Europea, non possono imporre dall’alto una loro ideologia fatta sistema.

Sul diritto naturale si fondano i principi del diritto internazionale e dello Jus gentium che la Dottrina sociale della Chiesa fa propri e sviluppa. Se poi passiamo ad esaminare le implicazioni economiche e finanziarie dei conflitti, troviamo che essa vi ha sempre dedicato grande attenzione fin dalla critica di Pio XI alla concentrazione finanziaria del denaro che risale al lontano 1931. Se da un lato la Chiesa ha cercato di valorizzare la nascita e lo sviluppo degli Organismi internazionali, a cominciare dalle Nazioni Unite, dall’altro le ha anche sempre sottoposte a salutare critica, denunciandone la politicizzazione, la burocratizzazione e la dipendenza da visioni ideologiche.

Ci sono poi nuove forme di guerra, come la cosiddetta guerra “asimmetrica” che si avvale di nuovissime tecnologie. La sanità rischia di venire trasformata anch’essa in una guerra vera e propria. L’aborto produce una specie di “guerra mondiale”, la produzione di epidemie può mettere in ginocchio interi Stati, le politiche demografiche pianificate a livello globale e nazionale sono armi per indebolire il nemico, le immigrazioni forzate e gestite per interessi politici scombinano il quadro geopolitico secondo gli interessi dei principali centri di potere. Questi due ultimi strumenti di guerra, le politiche circa la procreazione e le politiche dell’immigrazione, sono oggi forse i meno noti, perché di solito attribuiti a dinamiche spontanee e non a pianificazioni, ma nel corso della nostra Scuola si dimostrerà il contrario.

Sullo sfondo rimane poi un problema di tipo culturale di grande importanza. Si tratta della crisi involutiva della democrazia occidentale. Nasce un policentrismo che va adeguatamente interpretato. Anche su questi aspetti la Dottrina sociale cattolica ha molto da dire.

La Scuola inizia con l’esame del tema guerra e pace, ossia da quello di maggiore attualità e preoccupazione che verrà affrontato anche con un aggiornamento sulle “nuove tecnologie” belliche e una ripresa della dottrina del diritto internazionale su base naturale. Poi si esaminerà quanto i debiti sovrani di alcuni Paesi (pensiamo a quello americano) incidano sulla geopolitica, insieme all’altro grande tema economico della “moneta di riferimento” che finora è stata il dollaro. Quindi si entrerà nell’argomento della crisi della democrazia occidentale. Il tema di una autorità politica mondiale sarà svolto da due conferenze collegate tra loro. Quindi sarà la volta dell’immigrazionismo islamico, della guerra demografica e di quella sanitaria. Pensiamo che in questo modo le principali dimensioni sia dell’attuale disordine globale sia della possibile futura nuova geopolitica siano adeguatamente affrontate. L’intento è sempre quello di mostrare la vitalità della Dottrina sociale della Chiesa.

LE DATE, L'ISCRIZIONE, I TEMI: TUTTE LE INFO