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Attacchi alle chiese in Congo e Indonesia

Primo attacco jihadista a una chiesa nell’est del Congo

Un ordigno esplosivo è stato fatto esplodere nella chiesa cattolica di Beni, nella Repubblica democratica del Congo, e in Indonesia un uomo a dato fuoco a una chiesa protestante del Sulawesi

 

Notizie di attentati a chiese arrivano dall’Africa e dall’Asia. Nella Repubblica democratica del Congo domenica 27 giugno una bomba artigianale è stata lanciata in una chiesa cattolica di Beni, nella provincia orientale del Nord Kivu. Erano le 6 del mattino. Poco dopo dei bambini avrebbero dovuto ricevere la cresima, la chiesa sarebbe stata gremita e sarebbe stata una strage. Due donne sono comunque state ferite ed è stato necessario il loro ricovero in ospedale. È la prima volta che nella regione, dove il cattolicesimo è la religione più diffusa, viene presa di mira una chiesa cattolica. L’attentato non è stato rivendicato, ma i sospetti ricadono sull’ADF (Allied Democratic Forces), il gruppo armato islamista, a quanto si dice affiliato all’Isis, originario dell’Uganda che dal 1995 ha stabilito le sue basi in Congo, nelle foreste che circondano Beni e di recente è diventato il più violento dei circa 120 gruppi armati che imperversano nell’est del paese. A maggio due imam di Beni noti per essere contrari all’ADF sono stati uccisi: uno dentro la sua moschea e l’altro all’esterno, alla fine delle preghiere della sera. Il giorno prima dell’attentato alla chiesa un’altra bomba era stata fatta esplodere vicino a un distributore di benzina, per fortuna senza provocare danni. Secondo la curia vescovile di Beni, l’ADF a partire dal 2013 è responsabile della morte di circa 6.000 persone. In Indonesia, nella provincia di Sulawesi occidentale, è stata una chiesa protestante a essere presa di mira. All’alba del 4 luglio un uomo, che è già stato arrestato, ha dato fuoco alla chiesa di Mamasa al momento deserta. L’edificio non ha subito gravi danni, ma sono bruciate sedie e panche e i vetri delle finestre sono andati in frantumi. L’agenzia AsiaNews riferisce che il responsabile dell’attentato ha dichiarato di aver ricevuto l’ordine di bruciare la chiesa in sogno, dal padre defunto. Gli abitanti di Mamasa denunciano che si verificano spesso atti di intolleranza nei confronti dei cristiani senza che le autorità mostrino di curarsene. L’Indonesia è il paese islamico più popoloso. I cristiani sono circa 33 milioni su una popolazione totale di 275 milioni.