Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Angelo di Sicilia a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Più dei nostri peccati

Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito (Lc 19, 5)

Schegge di vangelo 03_11_2019

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». (Lc 19, 1-10)

Zacchèo, considerato un peccatore e ladro pubblico cerca in tutti i modi di vedere Gesù. La sua non è pura curiosità, ma germe di desiderio di cambiar vita. Quando Gesù lo vede sull’albero su cui si era arrampicato lo chiama per nome e gli promette di fermarsi a casa sua. Gli "onesti concittadini" sono scandalizzati, invece Zacchèo è pieno di gioia non solo in quanto ha visto Gesù, ma perché Egli lo ha chiamato per nome. Essere chiamati per nome da Gesù equivale a sentirsi dire “Ti riconosco”, aldilà e nonostante le nostre scelte oggettivamente sbagliate. Per Dio ognuno di noi vale infinitamente più dei propri peccati. Il Signore ci dona il tempo della prova nella vita terrena. Ogni attimo che Dio ci concede non è inutile, altrimenti non ce lo concederebbe. Zacchèo, che è stato riconosciuto da Gesù, Gli è riconoscente, ritrovando anche i suoi fratelli, a cui promette metà delle sue disoneste ricchezze. Preghiamo il Signore affinché non soffochiamo per pigrizia la conversione a cui quotidianamente lo Spirito Santo ci invita chiamandoci per nome.