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chirografo

Leone XIV sopprime la Commissio de donationibus

La decisione, resa nota ieri, risale al 29 settembre: la commissione istituita l'11 febbraio di quest'anno, ha già cessato di esistere per volontà di Prevost. Il quale è, sì, un estimatore di Francesco, ma non ha problemi a rivedere le decisioni del pur venerato predecessore.  

Borgo Pio 05_12_2025
LaPresse (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Alla Commissio pro donationibus spetterà forse il record della più breve durata tra le istituzioni e gli enti vaticani: soltanto sette mesi, nel corso dei quali vi è stato però un cambio di pontificato. Istituita da papa Francesco con un chirografo dell'11 febbraio 2025, la «commissione permanente dedicata alla raccolta di donazioni e offerte per la Sede Apostolica» ha cessato di esistere con un chirografo del successore, datato 29 settembre, anche se reso noto soltanto ieri, 4 dicembre. Primo e unico presidente dell'estinta commissione è stato mons. Roberto Campisi, che il 27 settembre è stato nominato Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’U.N.E.S.C.O.

Leone XIV conferma l'importanza della «questione delle donazioni e del fundraising per la Santa Sede» relativamente al «vinculum unitatis et caritatis tra le Chiese particolari e la Sede Apostolica, in particolare dal punto di vista dell’effettivo esercizio del ministero petrino». Tuttavia, a seguito di un nuovo esame della questione da parte del Consiglio per l'Economia, il Papa decreta la soppressione della Commissio de donationibus, e di conseguenza l'abrogazione del relativo regolamento e di tutto quanto disposto in base a esso, nonché la cessazione dei suoi membri dall'incarico. «Tutti i beni che attualmente appartengono alla Commissio devono essere destinati alla Santa Sede» e incaricato della liquidazione sarà il presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; mentre le questioni eventualmente in sospeso saranno affidate alla Segreteria per l'Economia. Infine, per definire «una struttura appropriata» che si faccia carico di donazioni e fundraising «sarà istituito un gruppo di lavoro», i cui nominativi, proposti dal Consiglio per l'Economia, saranno poi «sottoposti al Romano Pontefice tramite la Segreteria di Stato».

Il chirografo è reso pubblico a poche settimane dal motu proprio Immota manet  (anche se in realtà lo precede) che ha ripristinato il settore Centro della diocesi capitolina, cancellato da Francesco poco più di un anno fa. Un dietrofront sul piano operativo, da non ingigantire né sottovalutare. Che Leone sia un estimatore di Francesco è palese anche solo dal fatto che lo cita a ogni piè sospinto. E tuttavia questo non gli impedisce di rivedere e persino cancellare alcune decisioni del pur venerato predecessore.