La coppia della Consulta rivela che...
La coppia lesbica il cui caso è stato trattato dalla Consulta è stata intervistata da Gay.it. Si scopre che l'omofobia non esiste.

Torniamo sul caso di omogenitorialità trattato dalla Corte Costituzionale. Isabella Passaglia e Glenda Giovannardi in Spagna si sono sottoposte a turno alla fecondazione artificiale eterologa e così hanno avuto in Italia un bambino a testa. In un caso la Procura ha impugnato il certificato di nascita da cui poi è scaturita la vertenza che ha portato la Corte costituzionale a riconoscere come genitore anche la donna non madre biologica.
Il sito Gay.it intervista le due donne. Estrapoliamo un paio di domande e risposte.
«Nella vita reale, al di fuori dai palazzi della politica, avete mai avuto problemi, a scuola, a lavoro, in quanto mamme con due figli?
“No, assolutamente no. Anzi. Noi viviamo in una piccola città come Viareggio, ma non ci sono mai stati problemi. A scuola, a lavoro, in ospedale anche al momento del parto, prima, durante, dopo, con i dottori. Mai. Forse siamo state fortunate ma mai nessun problema”.
A dimostrazione di come la società sia molto più pronta e presente rispetto a quanto ci e si raccontano i politici.
“Sì, penso di sì, che sia più avanti. Noi possiamo parlare della nostra realtà ed esperienza, sicuramente ci sono persone che non la pensano come noi, siamo in democrazia ed è giusto così, ma fortunatamente non abbiamo mai avuto problemi”».
Ma come? Fino a ieri il sito Gay.it gridava contro l’omofobia ed ora invece la società è assolutamente gay friendly. La riposta delle due donne è una ulteriore dimostrazione che l’omofobia non esiste. Lo dicono le due dirette interessate e lo stesso sito Gay.it.
Altra domanda interessante:
«La sentenza della Consulta è storica, ma se le mamme delle famiglie arcobaleno d’Italia festeggiano ci sono ancora i papà che devono combattere, tra tribunali e nuove leggi che li vedrebbero finire in carcere, se osassero affidarsi alla GPA in quei Paesi dove è ampiamente legale e regolamentata. Cosa vorreste dire loro?
“Che siamo con loro, al loro fianco, che bisogna continuare a sperare e a lottare perché a piccoli passi dobbiamo riuscire a rendere questa società migliore, per tutte e tutti. I diritti devono essere di tutti ma viviamo in questa realtà e per riuscirci dobbiamo farlo attraverso battaglie continue” ».
Non serviva la risposta di questa coppia per capire che il prossimo step riguarderà le coppie gay maschili. Se l’omogenitorialità è permessa alle donne perché vietarla agli uomini. L’art. 5 della legge 40 che vieta la fecondazione artificiale alle coppie omosex ha vita breve.