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IMMIGRAZIONE

La Bbc svela il traffico di esseri umani nella Manica

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Un'inchiesta della tv britannica durata oltre un anno ha rivelato i segreti delle bande che gestiscono il traffico di immigrati irregolari tra Francia e Regno Unito. Estorsione, violenza, sfruttamento: eppure c'è chi difende politicamente questo business criminale.

Esteri 11_08_2025

Un’inchiesta della BBC ha svelato le operazioni di una potente rete di trafficanti di esseri umani , attiva tra la Francia settentrionale e il Regno Unito, responsabile di pericolosi attraversamenti della Manica su piccole imbarcazioni. L’indagine, condotta sotto copertura per oltre un anno, ha permesso di documentare dall’interno la gestione dell’immigrazione irregolare tra i due Paesi.  

I giornalisti dell’emittente inglese, fingendosi immigrati, hanno monitorato e svelato le attività di una delle gang più influenti, radicata tra Francia, Belgio e Germania, capace di eludere la polizia e generare profitti enormi a costo di vite umane. Secondo le stime più recenti, ogni anno perdono la vita circa ottanta persone nel tentativo di attraversare il Canale della Manica, tra cui una dozzina di bambini. 

La BBC ha avuto la capacità unica di individuare un nascondiglio nella foresta vicino a Dunkerque, epicentro del traffico. Siamo in un importante porto francese, a 10 km dal confine con il Belgio. Da lì, gli immigrati arrivano alla spiaggia di Ecault per l’imbarco. Tra tende mimetizzate e sentieri sabbiosi, centinaia di persone attendono il momento di partire, mentre le bande rivali si affrontano con armi da fuoco e coltelli per il controllo del territorio. Nella grande stazione di New Street, Birmingham, come documentano le riprese segrete, membri della gang ritirano buste di contanti dagli immigrati per le traversate illegali.

L’inchiesta dell’emittente britannica dimostra quanto possa essere difficile per il premier britannico Keir Starmer mantenere la promessa di “sconfiggere le gang” con il programma pilota “one-in, one-out” appena partito con l’accordo tra Regno Unito e Francia. Anche se, proprio in questi giorni, sono iniziati i primi respingimenti verso la Francia, in base al nuovo accordo. «Quando dico che non mi fermerò davanti a nulla per proteggere i nostri confini, lo dico sul serio», ha affermato Starmer, rivendicando la linea dura del governo contro gli ingressi illegali. 

La gang di trafficanti intercettata dai giornalisti si articola in cellule autonome ma coordinate: reclutatori, autisti, scafisti, intermediari finanziari. Ogni passaggio è pianificato. Ci sono uomini che pattugliano le spiagge di notte, sorvegliando i gommoni nascosti nei canneti o in depositi rurali. Gli immigrati, a gruppi di una cinquantina, restano nascosti per ore prima di salire sugli autobus che li portano alla spiaggia di Ecault. Quando il vento cala, al tramonto, inizia il via vai: gli immigrati vengono caricati su furgoni e scortati fino alla riva, dove in pochi minuti le imbarcazioni vengono gonfiate e spinte in acqua.
Le riprese mostrano le notti di attesa nelle foreste, i momenti di silenzio alla vista della polizia francese e la disperazione quando le barche vengono scoperte e distrutte.

All’inizio di luglio, per esempio,  la polizia francese è entrata in acqua a largo di una spiaggia a sud di Boulogne e ha usato dei coltellini per squarciare un gommone carico di immigrati, tra cui donne e bambini, che stava per tentare la traversata del Canale della Manica verso il Regno Unito. Anche in quel caso la scena è stata ripresa dalla BBC. 

La banda intercettata dall’inchiesta sotto copertura della BBC, inizialmente nota come “La Montagna”, ha cambiato identità più volte per sfuggire alle indagini, diventando “Ghali Ghali”, poi “al-Millah” (il capo in italiano) e infine “Kaka”. A differenza di altre gang che si promuovono apertamente sui social, questa rete si affida al passaparola tra immigrati di diverse nazionalità, soprattutto iracheni e africani. Tre gli uomini a capo della banda: Jabal a gestire la logistica da Belgio e Francia, Aram a reclutare clienti tra Europa e Iraq, e poi al-Millah che cura le finanze. Sotto di loro, figure come Abdullah che guida gli immigrati tra boschi e spiagge, fingendosi a sua volta viaggiatore disperato. La banda ha ramificazioni dirette nel Regno Unito. Oltre a Birmingham, un membro è stato rintracciato in un ostello per richiedenti asilo a Wakefield, nel West Yorkshire.

Il lavoro sotto copertura ha permesso anche di seguire il denaro fino al Regno Unito. Nella stazione di New Street a Birmingham, gli inviati hanno assistito due volte alla riscossione dei pagamenti in contanti. Durante il secondo incontro, la BBC si è rivelata, costringendo un giovane emissario della gang alla fuga tra la folla. 

Le tariffe variano tra i 1.200 fino ai 6.000 euro a persona. I pagamenti viaggiano su circuiti criptati: contanti depositati in negozi compiacenti, trasferimenti digitali su conti aperti con documenti falsi, persino criptovalute. Un’organizzazione capace di incassare milioni in poche settimane. La BBC ha seguito la banda per quasi un anno, penetrando nelle sue chat. E per infiltrarsi, hanno anche effettuato pagamenti diretti: 900 sterline in una stazione ferroviaria del Regno Unito e 348 sterline in un nascondiglio in una foresta vicino a Dunkerque. Secondo i dati dell’Home Office, il ministero dell’Interno britannico, da gennaio al 31 luglio, hanno attraversato la Manica in 25.436. Non è difficile, allora, calcolare i proventi milionari: ad oggi, già siamo, considerando la tariffa più bassa, sopra i 30 milioni di euro. E quello di quest’anno sembra lo stesso trend del 2022, quando, da gennaio a novembre il ministero contò la cifra record di quasi 50.000 attraversamenti illegali. 

Ma dall’inchiesta della BBC emerge anche tutta violenza delle bande di trafficanti di esseri umani. Viene raccontato come una donna sia stata minacciata con una pistola e ripetutamente schiaffeggiata senza un perché. Mentre uno della gang è stato legato ad un albero e picchiato perché sospettato di aver rubato. 

A rendere più difficile il lavoro degli investigatori è la capacità di bande come questa di frammentarsi e ricomporsi. Le intercettazioni raccolte durante l’operazione hanno mostrato come i capi parlino raramente tra loro: preferiscono affidarsi a intermediari che comunicano con messaggi vocali che si cancellano dopo qualche ora e sim card usa e getta. Persino i gommoni arrivano smontati, spediti come materiale nautico innocuo da Paesi dell’Est.

L’inchiesta ha portato a decine di arresti tra Calais, Bruxelles e Duisburg, ma gli stessi investigatori ammettono che il fenomeno non si fermerà. «Ogni volta che smantelliamo una rete – spiega un ufficiale della gendarmeria – un’altra prende il suo posto. Finché ci sarà domanda, ci sarà chi offrirà il passaggio».

I proventi illegali vengono reinvestiti in nuove imbarcazioni, falsi documenti, corruzione di funzionari locali. Una spirale infernale di criminalità, illegalità, degrado e delinquenza che infetta tutta Europa. Eppure c’è ancora chi continua a sostenere politicamente questo business.



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