«In pandemia scelte politiche non dettate dalla scienza. Il Cts sarà audito»
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«In pandemia gestione politica e non dettata dalla scienza», «sul fronte Giustizia si può fare di più». E un impegno: «Ascoltare i membri del CTS dopo le clamorose rivelazioni degli audio da cui si evince una conoscenza dei danni da vaccino sempre ignorata». Intervista al presidente della Commissione Covid Marco Lisei.

Una gestione della pandemia politica e non dettata dalla scienza, una carenza sul fronte Giustizia dove «si può fare di più». E un impegno: ascoltare i membri del Comitato Tecnico Scientifico nominato da Speranza dopo le clamorose rivelazioni degli audio dai quali si evince una conoscenza dei danni da vaccino sempre ignorata pubblicamente. Alla vigilia della ripresa dell'attività politica dopo la pausa di agosto, il presidente della Commissione Bicamerale Covid senatore Marco Lisei (FdI) affronta in questa intervista alla Bussola il lavoro della Commissione a 360 gradi dopo un anno di attività. Quello che è emerso e quello che ancora dovrà emergere. Con un occhio a prossimi due traguardi: la campagna vaccinale e il problema delle cure precoci.
Presidente Lisei, che bilancio possiamo trarre dai lavori della commissione svolti finora?
Lo devono dare i cittadini, chi ha sofferto durante la pandemia. Io sto dando il massimo per far emergere la verità, stanno uscendo tanti elementi e nuove informazioni. Ciò non sta avvenendo ovviamente per un caso, ma perché la Commissione lavora alacremente e con serietà.
Quali ostacoli politici avete incontrato?
Faccio prima a dire quelli che non abbiamo incontrato. Scherzi a parte, gli ostacoli erano preventivati e non mi spaventano, anzi, mi motivano.
Che cosa emerge dalle prime desecretazioni che avete effettuato?
Emergono fatti di grande interesse mediatico, politico e sociale. Le due affermazioni più rilevanti credo siano che le scelte fossero della politica e non, come invece è stato raccontato, dettate dalla scienza. Inoltre è emerso chiaramente che non eravamo pronti a gestire la pandemia.
Quali sono a suo avviso gli episodi più significativi del vostro lavoro?
Credo che la momentanea secretazione delle audizioni dei membri del Cts, da qualcuno inizialmente criticata, sia stata molto utile, come sta emergendo ora con le desecretazioni. Inoltre ritengo importante il grande lavoro svolto per indagare sugli sperperi e su chi ha lucrato sui morti e le disgrazie per vendere mascherine farlocche, dpi, respiratori e altro.
Il quotidiano La Verità sta pubblicando i verbali del Cts durante la campagna vaccinale finora rimasti segreti. Sta emergendo un quadro di forte contrapposizione tra alcuni tecnici e il decisore politico, nella persona di Speranza. Che idea si è fatto? La Commissione potrebbe avere voce in capitolo per scoprire la verità sulla gestione politica della pandemia?
Guardi, avevo contezza di certe dinamiche, avendo studiato le carte processuali, ma vedere quei video fa certamente un altro effetto. Certo che la commissione avrà voce in capitolo, ce l'ha già, acquisiremo i filmati, stiamo sentendo gli attori principali. Il nostro più grande ostacolo è il tempo, partiti tardi per ostruzionismo delle opposizioni, abbiamo un lavoro immane da portare a compimento entro fine legislatura.
L'onorevole Alice Buonguerrieri ha annunciato di voler convocare l'ex di Aifa Giorgio Palù. Può confermare che verrà audito? Altri rappresentanti della scienza nel Cts verranno auditi?
Le audizioni vengono decise in ufficio di presidenza, non posso confermare ora, ma non vedo ostacoli. Del resto tutti i gruppi parlamentari, come è loro diritto, indicano nomi di personalità da poter audire.
C’è molta attesa per la fase di indagine relativa alle cosiddette cure precoci e alla campagna vaccinale. Che tempistiche pensate di avere?
Sulle cure precoci stiamo già lavorando, sulla campagna vaccinale serve ancora un po' di tempo. Per quanto vorrei farlo non possiamo affrontare contemporaneamente tutti i temi, perché credo sia doveroso fare le cose bene, non tanto per farle.
E come pensate di muovervi?
Acquisiremo documenti, filmati, contratti, faremo audizioni. Insomma useremo tutti gli strumenti in nostro possesso.
C’è ancora una forte contrapposizione ideologica sul tema. Lo dimostrano anche le recenti offese di medici come Burioni nei confronti dei danneggiati da vaccino. Pensa che i lavori della commissione possano contribuire a “svelenire” il clima?
Temo di no. Io stesso sono additato da Burioni come "no vax", figuriamoci... Per svelenire il clima serve l'intelligenza di saper ascoltare le ragioni altrui senza pregiudizi, ma soprattutto non bisogna avere interessi personali. Temo che per qualcuno ce ne siano, anche solo per mantenere un proscenio.
E in quanto alla giustizia, crede che un pezzo di giustizia manchi all’appello?
Credo si potesse e si possa fare di più.
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