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L'ANTIDOTO

IL VERO BUSINESS

Santa Francesca Cabrini dimostrò un incredibile istinto finanziario nel comprare stabili da trasformare in scuole, ospedali, orfanotrofi: «Cosa non fanno i businessmen nel mondo degli affari? E perché non facciamo almeno noi gli interessi di Gesù?».

L'antidoto 25_06_2011
Francesca Cabrini
Santa Francesca Cabrini (1850-1917), patrona degli emigrati, si era diplomata maestra nella sua cittadina, Sant’Angelo Lodigiano, in una delle scuole tenute dalle suore di santa Teresa Eustochio Verzeri. Fondò una delle prime e più importanti istituzioni missionarie italiane. Traversò molte volte l’Atlantico e creò scuole e ospedali. A Chicago, in certi quartieri, solo le sue suore avevano il coraggio di andare, neanche la polizia. Alla sua morte, la sua congregazione contava 1.500 suore sparse in otto Paesi e 67 istituti che si prendevano cura degli orfani e degli infermi.

La Cabrini rivelò un incredibile istinto finanziario
e «divenne leggendaria la sua abilità nel leggere e preparare contratti, evitando le trappole che in vari casi le erano state approntante da proprietari e avvocati non proprio onesti». Si trattava di comprare stabili da trasformare in scuole, ospedali, orfanotrofi, mense, spesso «contro uomini ingannatori», come scriveva. A una delle sue direttrici scrisse così: «Cosa non fanno i businessmen nel mondo degli affari? E perché non facciamo almeno noi altrettanto per gli interessi del nostro diletto Gesù? Sono pur questi i talenti consegnatici da far fruttificare» (cfr. Lucetta Scaraffia, Il contributo dei cattolici all’unificazione; in I cattolici che hanno fatto l’Italia, Lindau, a cura di Lucetta Scaraffia).