Echi di Newman e Agostino in piazza di Spagna
Al suo primo 8 dicembre da Papa anche Leone XIV, come i predecessori, ha compiuto l'atto di venerazione all'Immacolata. Nella preghiera riaffiorano "parole chiave" dei due dottori della Chiesa.
Primo omaggio all'Immacolata da parte di Leone XIV, che seguendo la consuetudine dei predecessori nel pomeriggio di ieri, 8 dicembre, si è recato in piazza di Spagna, dove ha compiuto l'atto di venerazione che si svolge ininterrottamente dal pontificato di san Giovanni XXIII. Il monumento fu inaugurato l'8 dicembre 1857 dal beato Pio IX, che tre anni prima aveva proclamato il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria.
Leone XIV aveva dato appuntamento a romani e pellegrini durante l'Angelus e ha poi lasciato il Vaticano alle 15:30. «Lungo il percorso», informa la Sala Stampa vaticana, «il Papa ha compiuto una breve sosta davanti alla Chiesa della Santissima Trinità, dove ha ricevuto l’omaggio dell’Associazione Commercianti Via Condotti». Quindi ha sostato di fronte al monumento mariano, elevando una preghiera in cui ritornano alcune "parole chiave" di due dottori della Chiesa a lui particolarmente cari.
«Ave, o Maria! Rallegrati, piena di grazia, di quella grazia che, come luce gentile, rende radiosi coloro su cui riverbera la presenza di Dio»: nella «luce gentile» evocata all'inizio dell'atto di venerazione è impossibile non scorgere la "firma" di san John Henry Newman, che Leone XIV ha proclamato dottore della Chiesa poco più di un mese fa.
Più avanti il Papa prega che: «il battesimo generi ancora uomini e donne santi e immacolati, chiamati a diventare membra vive del Corpo di Cristo, un Corpo che agisce, consola, riconcilia e trasforma la città terrena in cui si prepara la Città di Dio». Ed ecco che nelle "due città" riecheggia anche sant'Agostino, l'altro dottore citato nella preghiera all'Immacolata del primo Papa agostiniano.


