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MADRINE GENDER

Dopo Parietti a Miss Trans, ora c'è Luxuria a Miss Italia

Secondo quanto scrive Alberto Dandolo, uno ben informato in materie gay (in quanto insider, s’intende), sul sito di Dagospia, a presiedere la giuria della prossima edizione di Miss Italia, in onda dal 18 al 20 settembre prossimi, ci sarà Vladimir Luxuria. Sì proprio lui, Wladimiro Guadagno.

Cronaca 07_09_2015
Luxurias, cioè Vladimiro Guadagno

Siete fra i molti che, più di un anno fa, non hanno apprezzato l’esibizione di Conchita Wurst, al secolo Thomas "Tom" Neuwirth, all’Eurovision Song di Vienna, al Parlamento europeo e alla sede dell’Onu (dove è traslocata in nome della tolleranza)? Siete fra coloro che non hanno amato l’idea di una donna barbuta o, meglio, da un uomo che si veste da donna lasciando intatta la barba? Ebbene se siete tra queste tipologie di pubblico televisivo (azzarderemmo prevalente), preparatevi a un autunno in cui tenere il vostro mezzo televisivo spento, e non solo per risparmiar corrente. 

Sì proprio lui, Wladimiro Guadagno, che sul proprio sito si descrive – tra le altre cose - come “direttore artistico del Circolo di Cultura Omosessuale "Mario Mieli", organizzatore di «Muccassassina, la festa alternativa più famosa in Italia», «ospite in vari locali in tutta Italia» fra cui la Festa dell’Unità e altri meeting organizzati da centri sociali e organizzazioni Lgbt. Una carriera, proseguita sull’onda di comparsate radiofoniche e televisive, che gli è valsa, si fa per dire, l’elezione al Parlamento italiano nel 2006, sotto l’egida del partito della Rifondazione comunista. Un’ideologia politica che si è riscoperta in prima linea nella difesa degli inalienabili diritti degli omosessuali dopo decenni di pura repressione: in Unione sovietica, dove a partire dal 1933 i gay erano puniti con cinque anni di reclusione (nei gulag staliniani, s’intende); e a Cuba dove il capitano Ernesto “Che” Guevara, molto citato (con tanto di bandiere e magliette clicca qui) nei gay pride, organizzò un vero e proprio campo di concentramento per omosessuali dove si tentava di correggerli facendo loro salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo, tagliare l’erba con i denti lavorare nudi nelle “quadrillas” dedicate ai lavori agricoli. Valli a capire.

Ma fermiamoci qui, per non andare fuori tema. Il problema che abbiamo di fronte non è, infatti, il rapporto fra i gay e il comunismo, ma il desiderio di trasformare ogni programma di Tv popolare (anche se in questo caso molto discutibile) in occasione per promuovere lo stile di vita gay-lesbo-trans. E con Luxuria, visti i precedenti, la trasformazione in baracconata è assicurata. Basti ricordare la sua partecipazione all’Isola dei Famosi, programma già di per sé trash, diventato ancora peggio dopo il suo arrivo. Del resto il cattivo gusto sembra un tratto ricorrente in certe manifestazioni: pensiamo al Gay village di Roma, dove le sagome del deputato Carlo Giovanardi e dell’avvocato Carlo Taormina, rei di essere a favore della famiglia naturale, sono state adibite a bersaglio per le freccette. Solo goliardia? Può darsi. 

Riflettiamo però su cosa sarebbe successo se, durante il Family day o una manifestazione delle Sentinelle in Piedi, si fossero esposte allo stesso scopo sagome di Luxuria o qualche altra icona gay friendly. Facile ipotizzarlo: sarebbero cascate, come grandine, accuse di omofobia e discriminazione con tanto di interrogazione parlamentare. Ma non è tutto perché, nel caso ve lo foste persi vi ricordiamo che il 5 settembre Alba Parietti ha già fatto da madrina a Miss Trans, l’altra versione di Miss Italia. Evento – si fa sempre per dire – che si è tenuto come ovvio nella cornice del Gay Village.