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Inaccettabile a Chicago

Cupich, l'amico del Papa parla ai Dem mentre fanno aborti

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Il discorso del cardinale Cupich alla Convention Democratica di Chicago che ha incoronato Kamala Harris: nessun riferimento a Gesù, la croce nascosta mentre fuori un camper di Planned Parenthood praticava aborti.

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Esteri 22_08_2024

Si sta concludendo la Convention meno democratica di sempre dei Democratici Usa con la scontata nomina di Kamala Harris come candidata alla presidenza e Tim Walz alla vicepresidenza degli USA. Ieri ci sono stati i discorsi festosi e speranzosi degli Obama, ma soprattutto a preoccupare è il sermone vuoto e inaccettabile del Cardinale Blase Cupich della prima giornata, 19 agosto, nel quale il porporato, invece di riaffermare i principi cardine della dottrina della Chiesa, a partire dal diritto alla vita del concepito e sino alla morte naturale, i diritti doveri dei genitori verso i figli e la condanna alla ideologia del gender, ha preferito sproloquiare sul nulla, vergognandosi pure di Gesù Cristo e della croce.

Cupich si è limitato a chiedere a Dio un aiuto per «comprendere veramente e rispondere alla sacra chiamata della cittadinanza», sradicando «le ingiustizie in corso nella nostra vita nazionale, specialmente quelle create dalla cecità morale e dalla paura dell'altro».

Il discorso di Cupich si è distinto per i suoi silenzi davanti ad una sala piena di fanatici abortisti sostenuti, esplicitamente e massicciamente dalla multinazionale dell'aborto Planned Parenthood. L’invocazione di «sognare sogni e vedere visioni» si riferiva forse ad un mondo guidato da Kamala Harris nel quale l’aborto sino alla nascita sia un omicidio dell’innocente legalizzato e libero per tutti?

Una inaccettabile vergogna che, proprio a ridosso delle elezioni americane, mette in gravissimo imbarazzo il Vaticano e Papa Francesco dai quali ci si aspetterebbe che pongano rimedio senza alcun indugio a tutto questo.

Mons. Cupich, che è considerato un fedelissimo del Pontefice, ha visto e letto dell’iniziativa terribile ma esemplare presa da Planned Parenthood alla Convention dei Democratici? Oltre ai manifestanti vestiti da pillole abortive, per tutta la settimana della Convention è stato visibile un dispositivo intrauterino gonfiabile (IUD) alto 20 piedi (circa sei metri). Planned Parenthood ha offerto invece per il 19 e 20 agosto aborti farmacologici e vasectomie gratuiti ai residenti e ai visitatori di Chicago, in occasione dell'inizio della Convention nazionale democratica (DNC), le operazioni sono state possibili a bordo di un furgone mobile.

Mentre la piattaforma del Partito Repubblicano di 16 pagine aveva ricevuto critiche dai leader pro-life per aver notevolmente “annacquato” la posizione del partito sull'aborto, relegando il tema alle decisioni dei singoli Stati, la piattaforma del Partito Democratico di 94 pagine include quasi due pagine dedicate ai "diritti riproduttivi" ed altre ai diritti LGBT. Esprimendo indignazione per l'inversione del 2022 della sentenza Roe vs Wade che ha legalizzato l'aborto a livello nazionale, il documento dichiara: «Il presidente Biden, la vicepresidente Harris e i democratici sono impegnati a ripristinare i diritti riproduttivi che Trump ha eliminato».

Le proposte politiche specifiche su questo cruciale tema includono «una legislazione nazionale per rendere di nuovo Roe vs Wade la legge del paese», il rafforzamento «dell'accesso alla contraccezione in modo che ogni donna che ne abbia bisogno possa ottenerla e permettersela», la protezione del «diritto di una donna ad accedere [alla fecondazione in vitro]» e l'abrogazione dell'emendamento “Hyde” che impedisce l'uso dei soldi dei contribuenti federali per pagare gli aborti nel paese e all’estero.

Secondo la piattaforma, «si continuerà a sostenere l'accesso all'aborto farmacologico approvato dalla [Food and Drug Administration], a nominare dirigenti presso la FDA che rispettino la scienza e a nominare giudici che difendano le libertà fondamentali», tra cui appunto l’aborto. Per quanto riguarda le questioni LGBT, i democratici si impegnano ad approvare l'“Equality Act” che potrebbe portare all'inclusione obbligatoria di uomini transgender nelle squadre sportive femminili, nonché a costringere imprenditori e aziende a violare le loro convinzioni più profonde su genere e sessualità per conformarsi alle disposizioni contro la discriminazione LGBT.

L’unica menzione del matrimonio fatta nel programma democratico del 2024 è nel contesto della protezione dell’«uguaglianza del matrimonio nella legge federale LGBTQ+». Tutto questo doveva esser conosciuto dal Cardinale Cupich prima di accettare l’invito e tenere il suo discorso/invocazione. L'arcivescovo Jerome Listecki dell'arcidiocesi di Milwaukee che aveva invece ha pregato sul palco durante la Convention nazionale repubblicana, il mese scorso, non solo aveva ricordato «alcuni diritti inalienabili, tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità», evidenziando la necessità di «tutelare la dignità di ogni vita dal concepimento alla morte naturale».

Invece dell’auto censura su Gesù Cristo, mai citato, e il nascondimento della croce pettorale durante il discorso pronunciato dal Cardinale Cupich, che evidentemente si vergognava sia di Cristo che della sua croce, Mons. Listecki alla convention dei repubblicani del 15-18 luglio, non si è vergognato della croce ma implorato Dio di «tenere gli Stati Uniti d'America sotto la tua santa protezione e di inclinare i cuori dei cittadini all'affetto fraterno e all'amore reciproco attraverso Gesù Cristo, nostro Signore».

Che cosa farà ora il Santo Padre? Prenderà quelle contromisure auspicabili e chiare nei confronti di Cupich e di quei chierici di ogni ordine e grado che sostengono di fatto abortisti, ideologia di genere, lobbies e limitazioni delle libertà e diritti dei genitori? O farà finta di niente, continuando ad alimentare questa ambiguità?