Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Bonaventura a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Conversione o distruzione

Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! (Mt 11,20)

Schegge di vangelo 15_07_2025 English Español

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te». (Mt 11,20-24)

Gesù non minimizza affatto la gravità del peccato dell’omosessualità praticata, motivo per cui Sodoma fu annientata. Tuttavia afferma che perfino gli abitanti di quella città, se si fossero ravveduti si sarebbero salvati dalla distruzione. Da ciò emerge che il peccato più grave è l’ostinata chiusura a Dio che rende impossibile il perdono. L’inferno, quindi, non è il risultato di un Dio privo di misericordia, ma al contrario manifestazione della bontà divina che non costringe a stare con sé quelli che volontariamente si allontanano da Lui in questa vita. Ti accontenti di “non peccare gravemente” o desideri davvero crescere nella santità?