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Discriminazione?

Chambers, ministro irlandese, è gay

Jack Chambers, ministro irlandese, ha fatto coming out. Il numero di ministri e primi ministri gay è in aumento.

Gender Watch 18_01_2024

Jack Chambers, ministro di Stato presso il dipartimento dei trasporti, dell’ambiente, del clima e delle comunicazioni, ha fatto coming out su Instagram: «Come politico a volte può essere difficile parlare della propria vita personale, ma per me è importante rimanere fedele innanzitutto a me stesso e a tutti voi nel mio ruolo di servizio pubblico. Inauguro il 2024 dicendovi che sono orgoglioso di poter dire che sono gay. Come politico e cittadino voglio condividere questo come parte di ciò che sono. Dopo aver fatto coming out con molti dei miei parenti stretti e amici, il loro sostegno e amore mi ha dato la fiducia e il coraggio di condividerlo pubblicamente. Fortunatamente l’Irlanda è un Paese che ha fatto così tanti passi in avanti negli ultimi anni, diventando una società molto più inclusiva ed equa, al punto che la condivisione di queste informazioni sta diventando sempre più insignificante».

Possiamo capire la ritrosia nel parlare della propria vita privata, ma di certo oggi fare coming out per un politico occidentale nella maggior parte dei casi può essere solo un punto a favore. Dunque in tal senso non è certo un gesto coraggioso.

Notiamo poi che il numero di politici di alto profilo gay e trans sta aumentando esponenzialmente nell’ultimo periodo, nonostante la percentuale di gay e trans nella popolazione sia bassa. Basti solo contare quelli presenti nell’amministrazione Biden. L’ultimo in ordine di tempo è il primo ministro francese Gabriel Attal. E poi possiamo ricordare il primo ministro donna della Serbia Ana Brnabic, l’ex primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel, dimessosi solo nel novembre scorso ed ora vice primo ministro. Essere gay aiuta nella carriera politica. È indiscusso. Altro che discriminazione.