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FURTO SACRILEGO

Cecina (Li): profanato il Santissimo Sacramento

Rubato il tabernacolo nella cappella dell'ospedale. Scarso il valore economico dell'oggetto, l'attenzione si concentra sulle particole consacrate: perché compiere un gesto così oltraggioso? Torna l'ombra delle sette sataniche.

Borgo Pio 19_12_2022

Furto sacrilego nella cappella dell'ospedale di Cecina, provincia di Livorno e diocesi di Volterra. Nei giorni scorsi è stato rubato il tabernacolo con tutte le particole consacrate. Sull'episodio indagano i carabinieri e il vescovo mons. Roberto Campiotti ha rilasciato una nota – riportata da Agensir –, invitando alla preghiera di riparazione.

«L’episodio che si è verificato nell’ospedale cittadino di Cecina offende il credente e – osserva il presule – anche chi si dichiara non credente, in quanto costituisce un oltraggio a quanto di più prezioso esiste nella fede di milioni di persone: la presenza viva e vera del Signore Gesù nel Sacramento dell’Eucarestia». Colpisce tanto più che l'episodio sia avvenuto in un luogo di sofferenza: «Dall’Eucarestia scaturisce tutto il bene della Chiesa ed anche le opere di carità che compiono i cristiani, accogliendo i fratelli più fragili, sofferenti nel corpo e nello spirito». 

Resta ancora ignoto il perché di un gesto tanto oltraggioso, e torna l'ombra delle sette sataniche (presenti nella zona negli anni Novanta), dal momento che – ricorda Toscana Oggi – «il valore economico del tabernacolo non è molto e che si tratta di un oggetto difficilmente commerciabile», per cui è verosimile che l'obiettivo fossero proprio le particole consacrate. Un fatto «evento inquietante perché spesso associato a riti di profanazione che coinvolgono talvolta sette segrete».