Cambio della guardia a Westminster, Moth nuovo arcivescovo
Dopo ben 5 anni di proroga l'80enne card. Nichols si ritira. Il neoeletto, finora vescovo di Arundel e Brighton, è un canonista come Prevost.
Dopo Vienna, Cracovia e New York è la volta di Westminster: quella nell'arcidiocesi della capitale inglese è la quarta nomina in una sede tra le più importanti e potenzialmente cardinalizia (al netto delle possibili e note eccezioni) dall'inizio del pontificato di Leone XIV. Dopo ben 5 anni di proroga l'ottantenne cardinale Vincent Nichols si ritira e al suo posto arriverà mons. Charles Phillip Richard Moth, finora vescovo di Arundel e Brighton.
«È noto soprattutto per il suo lavoro su carceri, giustizia penale e questioni relative alla vita, ed è considerato da chi lo conosce una persona con una solida dottrina», scrive Edward Pentin sul National Catholic Register, che ne sottolinea anche la familiarità con il mondo monastico, frequentando spesso ritiri «presso il monastero certosino di Parkminster nel Sussex» e per diversi decenni come «oblato benedettino dell'abbazia di Pluscarden, considerata un'abbazia tradizionale ma non "tradizionalista"». Pentin aggiunge inoltre che «l'arcivescovo eletto non è considerato un sostenitore del rito romano tradizionale, ma ha consentito che le Messe secondo il vetus ordo continuassero nella diocesi di Arundel e Brighton» anche dopo Traditionis custodes e «ha anche consentito e preso parte a una Messa tradizionale di requiem celebrata all'inizio di quest'anno per padre Raymond Blake, un sacerdote molto popolare nella sua diocesi».
Mons. Moth è nato nel 1958 nell'allora Rhodesia settentrionale (e attuale Zambia), all'epoca protettorato britannico, Moth è tornato in patria con i genitori all'età di due anni. Sacerdote dal 1982, vescovo dal 2009, dapprima come ordinario militare e poi trasferito nel 2015 ad Arundel e Brighton, nel suo curriculum salta all'occhio la formazione canonistica che lo accomuna a Leone XIV.


