Alaska: l'arcivescovo contro i vandali
Si ripetono in Alaska gli atti vandalici contro la parrocchia di St. Andrew analoghi a quelli compiuti in maggio (anche in chiave abortista). Mons. Bellisario parla di «rabbia e disperazione» alla base di tali gesti.
«Un attacco alla dignità della persona» oltre che alla pratica religiosa: così mons. Andrew Bellisario nella sua lettera pastorale del 9 dicembre 2022 commenta gli atti di vandalismo compiuti contro la parrocchia di St. Andrew, a Eagle River, nell'arcidiocesi di Anchorage-Juneau.
«Non sappiamo cosa abbia spinto la gente a compiere queste azioni gravi e inquietanti», scrive il presule, ma sono sintomo del «contesto in cui tante espressioni di rabbia sono diventate comuni nella nostra società, nel sistema politico e anche nella Chiesa». La risposta connsiste da un lato nel «prevenire»il ripetersi di tali azioni e cooperare con le autorità, ma anche nel pregare perché «quanti sono consumati da sentimenti di disperazione e rabbia paralizzante trovino guarigione, grazia e pace nel Signore».
Gli atti vandalici delle scorse settimane sono analoghi a quelli compiuti in maggio – riporta Catholic News Agency – quando trapelava il parere della Corte Suprema che ribaltava il "diritto federale" all'aborto. Oltre alle scritte sui muri del luogo di culto erano stati sparsi anche chiodi nel parcheggio. Anche il parroco padre Arthur Roraff parla di «frustrazione e tristezza nella vita di qualcuno che sente il desiderio di sfogarla su una chiesa, l'unico posto che esiste per la sua guarigione. Quello che cercano veramente è nella chiesa che profanano»..
